Arrivano oggi nei punti vendita Lidl le nuove creme solari della linea Love Your Planet, firmata Cien Sun che, come si legge sui comunicati che la pubblicizzano, è "pensata non soltanto per proteggere la pelle, ma anche il mare". Ma è davvero così? Scopriamo l'Inci di questi prodotti
Indice
In occasione della settimana in cui si celebra la Giornata mondiale degli oceani (8 giugno) Lidl lancia una nuova linea di creme solari. Si tratta di “Love Your Planet” di Cien Sun, che da oggi in 3 diverse varianti, sarà disponibile in tutti i punti vendita del noto discount (a un prezzo davvero interessante, diciamolo).
I nuovi prodotti sono i seguenti:
- crema viso e décolleté 50 SPF
- crema solare SPF 30
- crema solare SPF 50
Si tratta di formulazioni che intendono essere più amiche dell’ambiente, in quanto eliminano dalla loro composizione alcuni filtri chimici controversi, già banditi dallo stato americano delle Hawaii (e altri Paesi) proprio per proteggere l’ecosistema marino. Si tratta in particolare di:
- ossibenzone
- octinoxate
Come si legge in etichetta, inoltre, contengono profumo facilmente biodegradabile, la formulazione è senza microplastiche e la confezione è composta al 50% da materiale riciclato.
Leggi anche: Creme solari: dopo le Hawaii anche la Thailandia le mette al bando per proteggere la barriera corallina
Ma questo basta per rendere i nuovi solari Lidl davvero ecologici?
Per capirlo abbiamo chiesto al noto marchio di inviarci gli Inci della nuova linea di solari.
L’INCI dei nuovi solari Lidl “Love your planet”
Questo l’Inci della crema solare SPF 50 per il viso:
Inci crema solare SPF 50:
Inci crema solare SPF 30:
Cosa abbiamo scoperto?
Come potete notare, gli INCI dei diversi prodotti sono molto simili tra di loro. Siamo andati a cercare i principali ingredienti sull’EcoBioDizionario, che cataloga oltre 32.000 sostanze, opera del chimico industriale e consulente Ecolabel, Fabrizio Zago.
L’EcoBioDizionario assegna ad ogni sostanza una sorta di punteggio a “semaforo”: verde, rosso o giallo, a seconda che sia più o meno ecologica o sicura sulla pelle.
Già al terzo posto, nell’elenco degli ingredienti di queste creme solari, troviamo una sostanza “bocciata” e segnalata in rosso in quanto: “scarsamente biodegradabile e tossica per gli organismi acquatici“. Il C12-15 ALKYL BENZOATE.
Stessa valutazione anche per il DIISOPROPYL ADIPATE, un altro emolliente.
Un filtro chimico utilizzato in questi solari: il DIETHYLAMINO HYDROXYBENZOYL HEXYL BENZOATE, è invece giallo in quanto “Filtro UV a basso impatto ambientale“.
Vi è poi l’ETHYLHEXYL SALICYLATE, un Filtro UV chimico ma anche agente stabilizzante sempre contrassegnato con un giallo.
Il DIETHYLHEXYL BUTAMIDO TRIAZONE, altro filtro chimico UV è giudicato invece “filtro solare con medio impatto ambientale” e per questo segnalato in rosso.
Presente anche il Fenoxietanol (Fenossietanolo), un conservante molto controverso soprattutto se si trova in prodotti che vengono utilizzati dai bambini più piccoli. L’Agenzia francese per la sicurezza dei prodotti, lo sconsiglia infatti nei prodotti per bambini sotto i 3 anni ma il Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori europei lo considera sicuro.
Sono solari davvero ecologici?
In conclusione, insomma, riconosciamo che Lidl si è impegnata a togliere i due filtri maggiormente controversi dalla composizione delle sue creme solari, che sono ossibenzone e octinoxate. Queste tre creme solari con le nuove formulazioni sono effettivamente migliori di altre creme commerciali, più blasonate e più costose che ancora contengono i due filtri riconosciuti come i peggiori per la barriera corallina.
Vincono sicuramente per il rapporto qualità-prezzo, che consentirà anche a molti consumatori di acquistarle e utilizzarle più frequentemente, cosa buona per evitare scottature e problemi alla pelle. Ci viene da pensare infatti che un prezzo popolare come questo può aiutare ad utilizzare maggiormente le creme solari anche in quelle zone che, secondo il nostro recente sondaggio, spesso dimentichiamo di proteggere.
Ma si poteva fare di più. Quindi le promuoviamo in parte, visto che rimane il fatto che contengono alcuni ingredienti “rossi” e noi preferiamo prodotti con INCI il più possibile “verde”.
Ma esistono sul mercato delle creme solari con buon INCI? Sì, sono quelle che contengono filtri solari minerali ma costano decisamente di più. Noi non siamo in grado però di testarne l’efficacia e il recente test di Altroconsumo che ha “bocciato” il solare per bambini SPF 50 di Omnia ci ha lasciato molto perplessi. Leggi anche: Creme solari con SPF50, le marche più efficaci secondo la nuova classifica di Altroconsumo
Ma tornando ai filtri chimici, alcuni recenti studi, hanno mostrato che non solo l’ossibenzone è pericoloso per la barriera corallina, anche molti altri filtri UV e ingredienti presenti nei solari, mettono a rischio la biodiversità marina.
Per approfondire leggi anche:
- Creme solari: non solo ossibenzone, le Hawaii stanno per vietare anche prodotti con questi due ingredienti pericolosi
- Creme solari: effetti collaterali non solo sulla tua pelle, ecco cosa succede a poseidonia ed ecosistema marino con i filtri chimici
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Quanto costano i nuovi solari Lidl
Quello che colpisce e viene apprezzato dai consumatori, indubbiamente, è il prezzo molto basso di questi solari: 3,99 euro per la crema viso e décolleté SPF 50, 5,99 euro per il solare con SPF50 e 4,99 per quello con SPF30.
L’analisi della composizione delle creme solari è opera della redazione di greenMe e si basa su quanto riportato dai maggiori siti e app che valutano gli INCI. Si tratta di una ©Riproduzione riservata soggetta alle regole di Copyright, come del resto tutti gli articoli presenti sulla nostra testata giornalistica. Ci fa piacere se può essere di ispirazione per i tuoi contenuti, ma in tal caso ti ricordiamo che va indicata e linkata la fonte.
Fonte: Lidl / Biodizionario / InciBeauty
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