Look Good, Feel Better è un’iniziativa che sta facendo molto discutere negli Stati Uniti. A prima vista le intenzioni sembrano buone, ma dietro il desiderio di migliorare la vita dei pazienti oncologici pare si nascondano gli interessi delle multinazionali.
Look Good, Feel Better è un’iniziativa che sta facendo molto discutere negli Stati Uniti. A prima vista le intenzioni sembrano buone, ma dietro il desiderio di migliorare la vita dei pazienti oncologici attraverso dei prodotti cosmetici in regalo pare si nascondano gli interessi delle multinazionali.
L’American Cancer Society ha dato il via all’iniziativa Look Good Feel Better come parte di una campagna psico-sociale per dare supporto ai malati di tumore, con particolare riferimento alle donne. Proprio a loro viene offerto un kit di cosmetici accompagnato da uno workshop che spiega come utilizzarli per migliorare il proprio aspetto e sentirsi meglio.
All’apparenza il fine è davvero nobile: aiutare chi subisce le conseguenze di una grave malattia a non perdere il desiderio di prendersi cura di sé e a non accantonare l’autostima. Il problema è che questi kit di cosmetici gratuiti vengono offerti dalle maggiori aziende del settore negli Usa (riunite nel Personal Care Products Council) e che non si tratta purtroppo di prodotti eco-bio ma di cosmetici convenzionali con ingredienti considerati discutibili.
Il timore è che proprio gli ingredienti presenti nei comuni cosmetici possano avere un ruolo nella comparsa di malattie come il cancro al seno o possano in qualche modo interferire con la chemioterapia e con i suoi effetti.
Negli Usa da questo punto di vista si parla di una vera e propria azione di Pinkwashing: le aziende “si tingono di rosa” e inventano una campagna per dare sostegno ai pazienti oncologici, ma in realtà non fanno altro che pubblicizzare i propri prodotti con l’obiettivo di aumentarne le vendite. Le maggiori preoccupazioni riguardano ingredienti come parabeni, cessori di formaldeide, PTFE e profumazioni sintetiche.
È così che Breast Cancer Action ha deciso di lanciare una petizione per dire stop ad un’iniziativa che mette a disposizione dei pazienti oncologici prodotti cosmetici che contengono ingredienti che potrebbero essere coinvolti proprio nell’insorgenza dei tumori o almeno per fare in modo che le aziende che producono cosmetici sospetti non possano partecipare a Look Good Feel Better. È importante dare supporto ai pazienti oncologici, ma che almeno ciò avvenga offrendo loro prodotti formulati con ingredienti adatti e sicuri.
La petizione è aperta a tutti, anche a chi vive al di fuori degli Stati Uniti. Firmala qui.
Marta Albè
Fonte foto: Clippings Magazine
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