Fenossietanolo, tale sostanza in grado di causare disturbi endocrini viene comunemente utilizzata nella realizzazione di prodotti cosmetici per bambini da parte di multinazionali come Unilever e Procter&Gamble. L’allarme ha preso il via dalla Francia, dove l’Agenzia per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari ha lanciato l’allarme e chiesto ai produttori di rinunciare all’uso del fenossietanolo.
Fenossietanolo, tale sostanza in grado di causare disturbi endocrini viene comunemente utilizzata nella realizzazione di prodotti cosmetici per bambinie neonati da parte di multinazionali come Unilever e Procter&Gamble. L’allarme ha preso il via dalla Francia, dove l’Agenzia per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari ha diffuso la notizia ed ha chiesto ai produttori di rinunciare all’uso del fenossietanolo.
Ora l’appello per lo stop al fenossietanolo nei prodotti cosmetici per bambini – e non solo – giunge anche in Italia grazie ad una petizione lanciata da Change.org e diffusa dal settimanale “Il Salvagente”. La petizione ha superato in poche ore i 2000 sostenitori, ma necessita ancora di essere diffusa e condivisa.
L’allarme è stato lanciato da parte della Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm) francese, lo scorso novembre. Il fenossietanolo viene impiegato come conservante in numerosi prodotti per bambini, come salviettine umidificate, creme di vario genere, detergenti e paste per il cambio dei pannolini.
Il fenossietanolo può essere individuato all’interno dell’INCI dei cosmetici cercando tra gli ingredienti elencati in etichetta la dicitura Phenoxyethanol.
Si tratta di una sostanza fortemente sospettata per la capacità di attraversare la barriera cutanea e di interferire con il sistema endocrino. La pericolosità aumenta quando si tratta di cosmetici che non prevedono risciacquo, come avviene con l’uso delle salviettine imbevute e delle paste protettive, spesso utilizzate più volte al giorno.
L’Authority francese ha chiesto ai produttori di rinunciare al suo utilizzo e ai consumatori di evitarne l’uso, almeno sulla pelle dei bambini, ed ha trasmesso le sue conclusioni al Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori della Commissione Europea, chiedendo una nuova valutazione dei rischi d’uso di questa sostanza. Ma dalla Commissione non è ancora giunto nessun pronunciamento.
Quali sono state le reazioni delle aziende interpellate? Conad e Coop hanno annunciato la propria volontà di individuare delle possibili alternative al fenossietanolo, alla luce di quanto indicato dall’Authority francese. Le restanti aziende hanno dichiarato, di fronte alla nuova emergenza, che non cambieranno le formulazioni dei prodotti fino a quando l’Europa non si esprimerà.
Le alternative esistono: dai prodotti biologici certificati, privi di tale sostanza, ai cosmetici naturali fai-da-te. Saranno i consumatori a scegliere.
“Il Salvagente” ha riportato online l’elenco di alcuni prodotti per bambini e neonati comunemente reperibili in commercio, nei quali è stata riscontrata la presenza di fenossietanolo. Come potete notare, sono inclusi alcuni dei prodotti più pubblicizzati:
AVEENO
• Daily lotion crema idratante
• Bagnetto corpo e capelli
AVÈNE
• Latte delicato idratante
• Acqua detergente
JOHNSON’S
• Crema liquida
• Baby bagnetto primi mesi
• Baby bagnetto delicato
• Crema idratante
HUMANA
• Bagno schiuma ultradelicato
DERMOGELLA
• Bagno
COOP Crescendo
• Latte detergente
FISSAN
• Crema per viso e corpo
BABYGELLA
• Crema idratante protettiva
CHICCO Baby Moments
• Crema corpo fluida
• Shampoo
• Bagnoschiuma
DISNEY (Dialfa Pharmaceuticals)
• Latte detergente
• Sapone liquido
Firmiamo online e diffondiamo la petizione contro il fenossietanolo.
Marta Albè