Questa ragazza pone una delicatissima questione: perché pagare l’IVA al 22% sulle creme solari? E lancia una petizione su Change.
Per molti pazienti che soffrono di vitiligine, ma anche di eczemi, le protezioni solari sono un vero e proprio bene di prima necessità
“Mi chiamo Martina, ho 30 anni e dall’età di 14 ho la vitiligine estesa su tutto il corpo”. Così questa ragazza pone una delicatissima questione: perché pagare l’IVA al 22% sulle creme solari? E lancia una petizione su Change che è arrivata già a più di 14mila firme.
In effetti, per le persone affette da disturbi della pelle, l’acquisto di creme solari utili per evitare ulteriori danni, si traduce spesso in un vero e proprio salasso economico (QUI trovate le migliori e le peggiori secondo Altronconsumo). Ma, si sa, la cosa essenziale è mettersi la crema nelle giuste (e spesso copiose) quantità. Ma quanto ci costa?
Per questo motivo Martina chiede ai Ministri Speranza e Franco di abbassare l’IVA delle protezioni solari, perché è un bene di uso quotidiano rilevante ai fini sociali, “soprattutto per chi, come me e altri 20 milioni di persone in Italia, ha disturbi della pelle come la vitiligine!”.
La vitiligine, o leucodermia, è un “disordine dermatologico” a causa del quale si formano sulla pelle delle macchie bianche dovute alla inattività dei melanociti, le cellule deputate alla produzione di melanina.
Si tratta di una malattia non contagiosa e non infettiva della pelle, per la quale proprio i melanociti subiscono un’alterazione e non riescono più a svolgere il loro compito principale: per questo motivo, sulla pelle di un soggetto affetto da vitiligine si formano delle macchie bianche asimmetriche caratterizzate da un contorno normalmente iperpigmentato, ma a volte anche ipopigmentato (vitiligine tricoromica). Le macchie possono diffondersi su tutto il corpo o rimanere circoscritte in alcune aree, possono colpire le zone in prossimità di aperture (come occhi, ano o genitali), ma anche le unghie, le mani, il viso e il collo.
L’SPF, sun protection factor, protegge la pelle dai raggi UV, UVA e UVB. Gli UV sono i raggi ultravioletti, essi sono in grado di stravolgere il DNA delle cellule della pelle e sono cancerogeni. Pertanto tutti dovremmo usare quotidianamente la crema solare, spiega Martina nel testo della petizione.
Mediamente una crema solare da 50 ml per chi ne fa un uso quotidiano dura dalle 2 alle 3 settimane. Questo vuol dire che verranno usate in un anno dai 15 ai 20 vasetti di prodotto!
L’aliquota ordinaria per i beni di consumo è quella del 22%. Le altre sono aliquote ridotte o agevolate, pensate per operazioni ritenute particolarmente rilevanti, ad esempio a fini sociali, dunque meritevoli di una tassazione più bassa.
QUI potete firmare la petizione per ridurre l’IVA delle protezioni solari.
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Fonte: Change.org
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