Creme solari per bambini: queste sono le più sicure, senza filtri controversi o plastificanti (Lidl tra i migliori)

Öko-Test ha esaminato 25 creme solari per neonati e bambini, scoprendo tracce di plastificanti vietati come DnHexP e DEHP. Nonostante le preoccupazioni, i livelli rilevati non rappresentano un rischio significativo per la salute

In questa stagione, la protezione solare è fondamentale per proteggere la nostra pelle e ancor di più quella dei nostri bambini, dato che l’esposizione ai raggi UV durante l’infanzia può aumentare il rischio di cancro della pelle.

Per scoprire quali sono i migliori prodotti sul mercato, la rivista dei consumatori tedeschi Öko-test ha condotto un’indagine su 25 creme solari specificamente formulate per neonati e bambini, tutte con un fattore di protezione solare (SPF) elevato, 50/50+.

Si tratta di prodotti tipici del mercato tedesco ma alcune creme o spray solari sono presenti anche in Italia.

Tutti i campioni sono stati esaminati per garantire che rispondessero ai più alti standard di sicurezza e efficacia per la pelle delicata dei bambini. In particolare, il focus è stato posto sui seguenti aspetti:

  • Protezione solare effettiva: valutata sulla base degli SPF dichiarati e della resistenza all’acqua
  • Presenza di ingredienti dannosi: inclusi filtri UV controversi come l’octocrylene e il DEHP (di-n-esil ftalato), entrambi associati a rischi per la salute
  • Sostenibilità degli imballaggi: con un’attenzione particolare all’uso di materiali riciclati e alla presenza di composti dannosi per l’ambiente
  • Etichettatura e trasparenza: valutata per verificare l’accuratezza delle informazioni fornite e la completezza delle avvertenze riguardanti l’uso e la sicurezza

Per quanto riguarda i contaminanti, il test si è focalizzato in particolare sulla possibile presenza di DEHP nelle creme solari per bambini ma su questa questione c’è un pregresso.

All’inizio della primavera, un’agenzia investigativa statale tedesca ha rilevato il mono-n-esil ftalato (MnHexP) in campioni di urina di bambini, si tratta di un derivato del di-n-esil ftalato (DnHexP), vietato nei prodotti cosmetici dell’UE dal 2019. Questo ha sollevato enormi preoccupazioni tra i genitori in quanto, ovviamente, parliamo di una sostanza tossica.

Le creme solari contenenti il ​​filtro UV dietilammino idrossibenzoil esil benzoato (DHHB), che potrebbe essere contaminato dal plastificante vietato, sono state additate fin dall’inizio come possibile fonte di esposizione.

Per questo gli esperti di Öko-test hanno voluto analizzare le creme solari per bambini per verificare questo aspetto.

Vediamo cosa hanno scoperto.

I risultati

Su 25 creme solari testate, solo 8 hanno ottenuto il massimo punteggio di “molto buono”.

Tuttavia, come già dicevamo, una scoperta significativa è stata la presenza del plastificante DnHexP in alcune delle creme solari esaminate. Questo plastificante – lo ribadiamo – è stato vietato come ingrediente nei prodotti cosmetici nell’UE dal 2019, a causa delle sue potenziali implicazioni sulla salute.

Ma tutto sommato il test tranquillizza i consumatori:

In alcuni prodotti abbiamo riscontrato anche il DnHexP. I risultati, tuttavia, non sono motivo di panico. E non sono certo un motivo per rinunciare per pura preoccupazione a una protezione solare costante per la pelle dei bambini.

In pratica, in alcuni prodotti il DnHexP è stato effettivamente rilevato, ma i livelli non sono considerati pericolosi per la salute.

 Un bambino piccolo dovrebbe essere spalmato ogni giorno con più di un chilo di crema solare contaminata per avvicinarsi a livelli preoccupanti di assorbimento attraverso la pelle – si legge sulla rivista.

Il DnHexP è stato trovato solo nelle creme solari con il filtro UV DHHB. Alcuni produttori hanno dichiarato che la presenza di DnHexP era “tecnicamente inevitabile”, ma altri prodotti con lo stesso filtro UV non contenevano tracce del plastificante.

Inoltre, sono state trovate tracce del plastificante vietato DEHP in due creme solari. I residui sembrano provenire dall’imballaggio e le aziende coinvolte hanno promesso misure correttive immediate.

Altro punto critico su cui si sofferma il test è l’uso del filtro UV chimico octocrylene. Diverse aziende ora pubblicizzano i loro prodotti come privi di questa sostanza, sospettata di avere effetti ormonali. Inoltre, l’octocrylene può degradarsi in benzofenone, una sostanza classificata come “probabilmente cancerogena per l’uomo” e potenzialmente dannosa per la tiroide e gli organi riproduttivi.

È quindi sorprendente che una delle creme solari per bambini testate contenga ancora octocrylene. Il fornitore ha spiegato che il prodotto testato proveniva da vecchie scorte e che una nuova formula, senza octocrylene, è ora disponibile sul mercato.

Quattro prodotti testati contenevano poi ancora polimeri sintetici, la cui sicurezza a lungo termine per l’uomo e l’ambiente non è stata adeguatamente studiata.

Un’altra questione è il greenwashing. Alcuni produttori affermano che le loro creme solari sono “amiche dei coralli” perché non contengono due specifici filtri UV dannosi. Sebbene questo sia positivo, tali affermazioni possono essere fuorvianti se il prodotto contiene altri ingredienti chimici che poi finiscono in mare e non sono proprio innocui.

Le creme solari per bambini migliori

Tra le creme solari migliori del test che ottengono “molto buono” troviamo Cien Sun Kids 50, venduta alla Lidl e la Nivea Sun Kids Spray 5 in 1 50+.

Buone” invece sono considerate Garnier Ambre Solaire Kids Sensitive Spray 50+ e Hipp Ultrasensitive 50+.

creme solari bambini migliori

creme solari bambini buone

@Öko-test

La crema Avène bambini 50+ ottiene “soddisfacente” così come la versione spray di Cien Sun Kids 50+.

creme solari bambini sufficienti

Una sufficienza strappa La Roche Posay Anthelios Dermo Pediatrics 50+. “Bocciata” solo una crema che è però una referenza tipica del mercato tedesco (Bevola Kids 50+).

creme solari bambini sufficienti 2

creme solari sufficienti 3

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Fonti: Öko-test

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