Cosmetici contraffatti: le 10 regole dell’Adoc per acquistare cosmetici sicuri

Come fare per riconoscere i cosmetici sicuri? La contraffazione dei cosmetici crea gravi danni ai consumatori e all’economia. In Italia la contraffazione provoca perdite per un valore di oltre 600 milioni di euro. Lo comunica Adoc, l’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori.

Come fare per riconoscere i cosmetici sicuri? La contraffazione dei cosmetici crea gravi danni ai consumatori e all’economia. In Italia la contraffazione provoca perdite per un valore di oltre 600 milioni di euro. Lo comunica Adoc, l’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori.

La contraffazione dei cosmetici è una piaga che l’Italia subisce particolarmente. È in grado di provocare la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ha raggiunto dimensioni così gravi da danneggiare l’economia e l’occupazione. Adoc lo rivela attraverso uno studio dell’Ufficio dell’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) e per tutelare i consumatori indica le 10 regole per l’acquisto di cosmetici sicuri.

10 regole per acquistare cosmetici sicuri

Sapere cos’è un cosmetico

In primo luogo bisogna sapere cos’è un cosmetico e quali prodotti rientrano in questa categoria: i prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutiche né possono vantare attività terapeutiche. Secondo il Regolamento comunitario sui cosmetici (CE n.1223 – 30 nov.2009), in vigore dall’11 luglio 2013, i prodotti cosmetici sono: “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni), oppure, sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei“.

Acquistare attraverso canali sicuri

Acquistali attraverso canali sicuri, ossia rivenditori autorizzati come profumerie, supermercati, farmacie, negozi specializzati, facendo invece particolare attenzione alle vendite sulle bancarelle e all’acquisto sul web. Il problema grave con i cosmetici venduti in strada da ambulanti è il fatto che spesso si vendono a basso prezzo fondi di magazzino di prodotti originali, immessi sul mercato anni prima e che sono spesso sottoposti a una pessima conservazione, che ne può provocare il deterioramento, quindi facilmente possono arrivare al consumatore alterati e risultare dannosi (reazioni allergiche, intossicazione);

Evitare marchi famosi a basso costo

Evitare cosmetici che sembrano riportare un marchio famoso a basso costo, anche fino all’80% rispetto al prezzo originale: si tratta probabilmente di merce contraffatta.

Leggere bene le etichette

Controllare e leggere attentamente l’etichetta o il packaging che, come previsto dall’art. 8 della normativa cosmetica (Legge 713/86 e s.m.), devono riportare: funzione del prodotto; ragione sociale e sede legale del produttore o dell’importatore stabilito nell’Unione Europea; paese di origine, se situato fuori dell’Unione Europea; lotto di fabbricazione; lista degli ingredienti secondo la denominazione INCI; quando richiesto dalla normativa, eventuali istruzioni, precauzioni e destinazione d’uso, utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.

Verificare la lista degli ingredienti

Prima di acquistare un prodotto cosmetico è importante conoscere e leggere con attenzione la lista degli ingredienti presenti nella formulazione. Il Dlgs 126/97, recepimento della Direttiva europea 93/35/CE ha stabilito l’obbligo di indicare su tutti i cosmetici la lista degli ingredienti sulla confezione. Le sostanze che sono contenute nel prodotto vengono indicate sull’etichetta usando la nomenclatura INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), creata appositamente e valida per tutti i Paesi Europei. Gli ingredienti devono essere elencati secondo un ordine decrescente: per primi risultano quelli contenuti in quantità maggiore e via via gli altri, fino a quelli presenti al di sotto dell’1%, che possono essere indicati in ordine sparso

Verificare la data di scadenza e il periodo di utilizzo

La data di scadenza riportata sulla confezione indica fino a quando il prodotto, conservato in modo adeguato, mantiene le sue caratteristiche e i requisiti di sicurezza. Tale data, costituita da MESE / ANNO o da GIORNO /MESE/ ANNO, è obbligatoria per tutti i prodotti con validità inferiore o uguale a 30 mesi, e deve essere preceduta dalla dicitura: “Usare preferibilmente entro…” mese / anno o giorno / mese / anno oppure dal simbolo più mese / anno o giorno / mese / anno.

Fare attenzione alle sostanze proibite

Attenzione all’eventuale presenza di sostanze proibite: attualmente sono circa 1400 le sostanze delle quali non è consentito l’uso, 250 quelle autorizzate con limiti e prescrizioni e circa 200 quelle per le quali è imposto un impiego specifico. Tra le sostanze proibite ci sono: l’arsenico, il cloro, il curaro, il mercurio, la nicotina, il piombo, le sostanze radioattive, la stricnina, il cloroformio, i catrami di carbone, numerosi idrocarburi e gas, la pece e diverse paraffine.

Fare attenzione agli allergeni

Verifica la presenza di eventuali prodotti che possono scatenare una reazione allergica: i casi di allergie da contatto, causate appunto dal contatto della pelle con una sostanza allergizzante, sono vertiginosamente aumentate negli ultimi anni e i cosmetici giocano un ruolo importante: le allergie da contatto dovute a sostanze contenute anche nei cosmetici erano il 4% del totale negli anni ’80, mentre recentemente è stato messo in evidenza un aumento dell’8-15% fino ad arrivare anche al 27%, eventualmente da correlare con la diffusione di tali prodotti.

Scegliere bene i profumi

Se un profumo di marca risulta in vendita presso un venditore ambulante, ciò avviene o perché sono prodotti facenti parte di refurtiva, o sono confezioni acquistate illegalmente presso concessionari-magazzini poco seri, o infine sono prodotti contraffatti. Difatti, prima che una grande firma possa concedere la vendita dei propri prodotti a un rivenditore/commerciante, quest’ultimo viene sottoposto a una serie di controlli: zona di vendita (ceto medio / medio alto / alto); case concorrenti di pari importanza; numero di vetrine; stigliatura interna (mobilio che possa essere più o meno di classe), punto di esposizione del proprio prodotto; fatturato per il loro prodotto. Se tutti questi requisiti sono soddisfatti viene concessa la licenza di vendita.

Truffe e reclami

In caso di problemi contattare le Forze dell’Ordine e la sede Adoc più vicina a te

Consulta qui il decalogo completo dell’Adoc.

Marta Albè

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