Cassia: l’henné neutro che schiarisce e rinforza i capelli

In natura esistono all'incirca 400 specie di Cassia, molte delle quali sono usate dalla medicina popolare per le loro proprietà antimicotiche e antibatteriche. La varietà che utilizziamo per i capelli è la polvere ricavata da una pianta denominata indifferentemente Cassia (Senna) Obovata o Cassia (Senna) Italica.

In natura esistono all’incirca 400 specie di Cassia, molte delle quali sono usate dalla medicina popolare per le loro proprietà antimicotiche e antibatteriche.

La varietà che utilizziamo per i capelli è la polvere ricavata da una pianta denominata indifferentemente Cassia (Senna) Obovata o Cassia (Senna) Italica.

In botanica i termini Cassia e Senna sono equivalenti, quindi li potrete trovare entrambi nell’Inci delle confezioni: si tratta sempre della stessa polvere.

La cassia ha la peculiarità di avere un potere colorante unicamente se ossidata in un ambiente acido.

In sostanza, se viene preparata solo con acqua calda, la cassia svolge una straordinaria funzione curativa sui capelli: li ristruttura, li irrobustisce, li disciplina e li lucida . Spessissimo, la cassia viene chiamata henné neutro.

Ma, ovviamente, essa non è affatto un henné, anche se le due polveri sono molto simili e sono entrambe di colore verde.

Tuttavia, essendo simile nell’aspetto e soprattutto condividendone alcune importanti proprietà curative, la cassia è di fatto spesso associata alla lawsonia e denominata henné neutro, appunto.

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cassia obovata

L’aggettivo neutro fa riferimento al fatto che in condizioni normali questa polvere, a differenza dell’ henné, non ha potere tintorio e non altera il colore di partenza. Pertanto, in questo senso specifico, la cassia è neutra sui capelli. In realtà, in senso lato, la cassia non è affatto una polvere neutra, poiché agisce eccome sui capelli, esercitando un’importantissima funzione ristrutturante e rigenerante.

Cassia, proprietà e benefici

La cassia costituisce il rimedio naturale per eccellenza per capelli sottili, opachi, sfibrati, stressati o trattati chimicamente. Un vero e proprio trattamento di bellezza per i capelli, con proprietà:

• ristrutturanti
• nutrienti
• irrosbustenti
• lucidanti
• volumizzanti
• ammorbidenti
• condizionanti

Se viene ossidata con aceto o succo di limone per un tempo non inferiore alle 12 ore, la cassia è in grado di rilasciare dei riflessi dorati sui capelli. In merito al suo potere tintorio, va precisato che la cassia non schiarisce i capelli, ma li riflessa di sfumature dorate.

Le erbe tintorie infatti colorano tono su tono, nel senso che si vanno ad aggiungere al nostro colore naturale, ma non intaccano il pigmento del capello e pertanto non sono in grado di schiarire la capigliatura. Per perdere qualche tono di colore è necessario sottrarre melanina alla molecola del capello e con i metodi naturali questo non è possibile.

Con l’ossidazione, la cassia acquisisce un potere riflessante, poiché l’elemento acido è in grado di attivare il pigmento tintorio in essa contenuto, che come detto ha un blando potere colorante. Quindi, la cassia non tinge di biondo, ma è in grado di rilasciare dei bei riflessi dorati sui capelli chiari, oppure può essere impiegata per coprire i capelli bianchi, che risulteranno giallini.

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Ma in questo caso l’effetto si esaurisce nel giro di qualche shampoo, poiché, come tutte le altre erbe tintorie eccezion fatta per l’henné, la cassia non è in grado di legarsi permanente alla cheratina del capello.

Sui capelli scuri l’effetto è davvero minimo, per cui occorrono diverse applicazioni prima di riuscire a notare risultati apprezzabili.

Per potenziarne l’effetto riflessante, la cassia può essere miscelata ad altre erbe quali camomilla, curcuma, rabarbaro, che hanno ugualmente la capacità di rilasciare sfumature giallo-dorate sui capelli.

L’impacco di cassia ossidata può essere utilizzato anche per contrastare la stratificazione dell’hennè sui capelli. Come più volte ribadito, l’henné si lega permanentemente alla cheratina del capello, creando una sorta di pellicola che nel tempo via via si aggiunge alle proteine del fusto, andando per l’appunto a ispessirlo e a stratificare sul capello. Nel tempo, la stratificazione può determinare un effetto scurente. Ebbene, la cassia ossidata, oltre alle sue proprietà ristrutturanti, aiuta ad attenuare le conseguenze della stratificazione.

Quest’erba è contenuta spesso in quelle miscele che troviamo in commercio con il nome di “Henné biondo”: si tratta di una combinazione di erbe quali rabarbaro, curcuma, camomilla in grado di dorare e riflessare i capelli, contribuendo a determinare un effetto schiarente. Alcuni mix contengono anche una minima percentuale di lawsonia.

In questo caso, su una base comunque chiara, si potranno ottenere nuances leggermente ramate o una colorazione biondo fragola. Nelle miscele scure che troviamo in commercio (henné castano o henné nero), la cassia è impiegata sia per contrastare la stratificazione dell’henné sui capelli, sia per diminuire la capacità tintoria dell’erbetta scurente.

Anche quando prepariamo la nostra tinta casalinga, è sempre consigliabile utilizzare la cassia, per due ordini di motivi: in primo luogo per le sue straordinarie properietà rigeneranti sui capelli, ma anche per non scurire eccessivamente la chioma, diluendo la capacità tintoria della pastella e contrastando la stratificazione della lawsonia.

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Cassia, come prepararla

Per quanto riguarda la preparazione della cassia, essa differisce a seconda che si voglia sfruttare il potere ristrutturante dell’impacco o se si vogliano riflessare i capelli.

Per l’impacco ristrutturante è sufficiente miscelare in una ciotola, dell’acqua calda e un quantitativo di polvere adatto a formare una pasta dalla consistenza simile a quella di uno yogurt. Si applica sui capelli puliti, si avvolge con una cuffia o con della pellicola trasparente e si lascia in posa per circa un’ora.

Si procede al risciacquo con uno shampoo molto delicato e un po’ di balsamo. L’operazione si può ripetere una volta al mese, con benefici davvero eccezionali per la nostra capigliatura.

Se invece si vuole sfruttare il potere riflessante di questa fantastica polvere, occorre prima ossidarla in un ambiente acido. Si possono usare indifferentemente aceto, succo di arancia o succo di limone. Il tempo di ossidazione, che in ogni caso non deve esssere inferiore alle 12 ore, varia anche in funzione della temperatura esterna.

Se fuori è molto caldo, i tempi si accorciano. Viceversa, in caso di temperature più rigide, sarà necessario più tempo per consentire il rilascio del pigmento dorato. Sui capelli puliti, la cassia va tenuta in posa sui capelli per almeno 2 ore. Ovviamente, prolungando i tempi di posa l’effetto riflessante sarà maggiore.

Se possibile, evitate lo shampoo, ma applicate solo una noce di balsamo. Sarebbe opportuno sempre eseguire il risciacquo acido finale, con l’importantissima funzione di chiudere le squame del capello e di fissare i riflessi ottenuti. È sufficiente aggiungere aceto o succo di limone all’acqua dell’ultimo risciacquo, massaggiando brevemente i capelli con questo liquido.

Angela Petrella

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