I prodotti e le creme solari stanno contribuendo a distruggere la barriera corallina. Un ingrediente molto comune utilizzato per la loro formulazione è tossico per i coralli ed è molto pericoloso per gli ecosistemi marini, secondo una nuova ricerca.
Le creme solari stanno contribuendo a distruggere la barriera corallina. Un ingrediente molto comune utilizzato per la loro formulazione è tossico per i coralli ed è molto pericoloso per gli ecosistemi marini, secondo una nuova ricerca.
Si tratta dell’oxybenzone, un filtro UV presente in 3500 marchi di prodotti solari in tutto il mondo. Questo ingrediente in concentrazioni elevate è mortale per i nuovi coralli e danneggia quelli già presenti.
Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Archives of Environmental Contamination and Toxicology. È stato condotto da un gruppo di ricercatori internazionali guidati da Craig Downs ed ha rilevato i più alti livelli di oxybenzone attorno alle barriere coralline delle località turistiche più rinomate e frequentate, come i Caraibi e le Hawaii.
L’oxybenzone altera il Dna dei coralli e agisce da interferente endocrino provocando la morte dei coralli neonati. Ogni anno nelle aree dove sono presenti le barriere coralline si accumulano tra le 6000 e le 14 mila tonnellate di residui di lozioni solari.
I rischi dell’oxybenzone non sarebbero legati soltanto all’ambiente e alla barriera corallina ma anche alla salute. In precedenza infatti l’Environmental Working Group aveva espresso le proprie preoccupazioni definendolo come una sostanza che potrebbe penetrare nella pelle e causare cambiamenti a livello cellulare e ormonale (qui maggiori informazioni).
Secondo l’American Academy of Dermatology, però, non esistono ancora dati sull’oxybenzone come sostanza pericolosa per la salute e proprio questo ingrediente è ritenuto uno dei pochi in grado di proteggere davvero la pelle dai raggi UVA e UVB.
Marta Albè
Fonte foto: Themes
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