Rinunciare alla bellezza nonostante la crisi? Certo che no, risponderebbero la maggior parte delle donne, fortunatamente sempre più alla ricerca di prodotti naturali e sicuri per la cura del proprio corpo. L’ultima risposta alle esigenze di tutte coloro che desiderano una bellezza sostenibile giunge dall’agriestetica, una nuova attività nata dalla necessità di diversi agricoltori sparsi lungo tutta la penisola di regalare un nuovo respiro alle proprie aziende, mediante l’apertura verso un mercato finora poco esplorato, quello della cosmesi naturale.
Rinunciare alla bellezza nonostante la crisi? Certo che no, risponderebbero la maggior parte delle donne, fortunatamente sempre più alla ricerca di prodotti naturali e sicuri per la cura del proprio corpo. L’ultima risposta alle esigenze di tutte coloro che desiderano unabellezzasostenibile giunge dall’agriestetica, una nuova attività nata dalla necessità di diversi agricoltori sparsi lungo tutta la penisola di regalare un nuovo respiro alle proprie aziende, mediante l’apertura verso un mercato finora poco esplorato, quello della cosmesi naturale.
Le agriestetiste si sono rimboccate le maniche per promuovere la realizzazione e l’utilizzo di prodotti per l’igiene personale e la cura del corpo che sfruttano i principi attivi di specie vegetali coltivate localmente. È dunque ora possibile acquistare cosmetici fabbricati mediante l’impiego di materie prime a km 0. La Coldiretti ha reso noto che i nuovi prodotti di bellezza sono già disponibili negli 878 agrimercati di Campagnamicaed in 150 agriturismi della rete Terranostra, in grado di offrire servizi di qualità inerenti non soltanto alla cura estetica del corpo, ma anche alrelax della mente.
I nuovi prodotti saranno presentati proprio oggi in occasione dell’apertura a Roma del primo Salone del Wellness di Campagna, un’iniziativa unica dedicata alla riscoperta delle materie prime naturali e dei frutti della nostra terra più adatte ad essere impiegate in cosmesi. Il salone nasce sia come risposta che come nuovo spunto per un settore che ha visto una costante crescita nel corso dell’ultimo anno, segno di una accresciuta consapevolezza da parte dei consumatori rispetto alla scelta dei prodotti d utilizzare per la cura della bellezza e per l’igiene quotidiana. La vendita diretta di prodotti agricoli, e non, presso le aziende dei coltivatori diretti ha infatti registrato nell’ultimo periodo un incremento considerevole, che lascia ben sperare riguardo ad una vera e propria svolta dell’approccio degli italiani ai consumi.
Sempre più aziende agricole si sono rivelate in grado di mettere a disposizione dei consumatori più attenti una serie di prodotti atti a soddisfare le più diverse esigenze. Ognuno di essi nasconde dei benefici legati alle efficaci proprietà delle stesse materie prime. Ne è un esempio la linea antietà allo spumante, in grado di sfruttare le proprietà antiossidanti degli acini d’uva per contrastare i primi segni dell’invecchiamento nella maniera più naturale possibile.
Vi sono poi prodotti che sfruttano le mille proprietà della menta: dallo shampoo, al bagnoschiuma, allo spray lucidante per capelli dall’azione antistatica, per chi non vuole rinunciare alla loro brillantezza, dicendo però no alle sostanze derivate dal petrolio contenute nei comuni prodotti. La stella alpina, l’uva spina ed il ribes rosso sono poi alla base di linee cosmetiche dedicate alla cura del corpo e del viso, con creme, balsami e lozioni dall’azione defatigante, rimineralizzante o lenitiva. Dall’amido di riso si ottengono invece tutti i prodotti necessari ala cura delle pelli delicate.
L’AGRIESTETICA CHE NASCE DAI CAMPI
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Campagna Amica
In conclusione, recandosi presso le aziende agricole o i farmers market si potrà avere una scelta davvero ampia ed in grado di soddisfare non soltanto la volontà di scegliere frutta e verdura di provenienza certa e di alta qualità, ma anche il desiderio di dedicare alla propria persona le cure migliori per quanto concerne l’aspetto estetico, senza contare che l’acquisto dei prodotti di agriestetica potrà certamente costituire una spinta favorevole per l’economia locale e per la loro diffusione.
Marta Albè