Questi studenti hanno creato un bambolotto intelligente sul quale compaiono dei lividi nel momento in cui riconosce un linguaggio offensivo.
“Se un buono a nulla”, “Vai via”, “Sta’ zitto”… Mai sentito parlare di “violenza verbale”? È quella che infliggiamo ai nostri figli a volte senza nemmeno accorgercene, convinti di poter esercitare su di loro qualsiasi tipo di condanna. Eppure teniamo a mente una cosa: schiaffi e sculacciate o anche solo minacce ai nostri ragazzi possono provocare loro conseguenze anche gravi in futuro. Ma anche le umiliazioni fatte di parole.
Nessuna punizione corporale, insomma, ma nemmeno quella subdola e insidiosa violenza della lingua che fa ancora più male. Alla stessa stregua con cui le coccole di mamma e papà crescono bimbi sani e in salute, così la violenza delle parole e le punizioni corporali possono provocare nei piccoli danni psicologici anche gravi.
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Lo sanno bene gli studenti della Dongseo University, nella Corea del Sud, che hanno creato la “Bruised Doll”: un bambolotto intelligente sul quale compaiono dei lividi nel momento in cui riconosce un linguaggio offensivo. È il tema dell’abuso emotivo: quella forma di violenza le cui cicatrici e i cui lividi non sono visibili.
Un bambino abusato emotivamente non finisce in ospedale, ma gli effetti dell’abuso esercitato su di lui possono essere molto dannosi e di lunga durata. E lo scopo di questa bambola è proprio quello di evidenziare come anche le parole possano lasciare dei lividi dolorosissimi: parole che fanno male e che qui sono simboleggiate da lividi che appariranno sul corpo del bambino e che, perché no, potrebbero incoraggiare i genitori a stare più attenti.
Come funziona? Con tecnologia Samsung, l’invenzione utilizza uno strumento di riconoscimento vocale collegato a piccoli LED viola che altro non fanno che accendersi sotto la “pelle” del bambolotto per dare l’illusione di lividi.
Grazie alla Bruised Doll, il team di studenti della Dongseo è stato premiato con il Silver Award ai CLIO Awards 2020-2021. Il concorso CLIO Awards è uno dei tre migliori festival pubblicitari al mondo, insieme al Festival internazionale della pubblicità di Cannes e al Festival di New York, secondo l’International Advertising Association (IAA).
Insomma, quello che è bene ricordarci è che anche gli attacchi verbali – una punizione che sminuisce, umilia, denigra, minaccia, spaventa o mette in ridicolo il bambino – sono crudeli e degradanti. E non solo: ricordate che i bambini sono spugne e solo da noi hanno la possibilità di diventare adulti migliori.
Fonte: Dongseo University
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