"Mamma, voglio morire", le urla disperate di un bambino vittima di bullismo nel video pubblicato dalla madre per sensibilizzare sul tema.
Quaden è un bambino di 9 anni, un bambino che, come tutti gli altri, avrebbe diritto di vivere in pace spassandosela insieme ai coetanei. Ma Quaden vuole morire, lo ripete continuamente a sua madre e ci ha persino provato più volte. Il motivo? È stremato dal bullismo dei compagni di scuola che lo prendono continuamente in giro per il suo nanismo.
Ecco perché la madre, in preda alla disperazione dopo l’ennesima violenza subita dal figlio, ha deciso di pubblicare un video particolarmente crudo che lo riprende durante una crisi di pianto, mentre urla per l’ennesima volta: “Voglio uccidermi, voglio morire proprio ora“.
Sua madre, Yarrana Bayles, spera che attraverso la condivisione del filmato sui social network, i genitori di tutto il mondo prendano consapevolezza di quali sono gli effetti devastanti del bullismo, e intervengano anziché continuare a ignorare il problema o fingere di non vederlo:
“Ho appena preso mio figlio a scuola, ho assistito a un episodio di bullismo, ho telefonato al preside e voglio che le persone sappiano- genitori, educatori, insegnanti- che questo è l’effetto che ha il bullismo“
https://www.youtube.com/watch?v=51fXNG0lRxo
In un’intervista rilasciata ai media australiani SBS ha riferito che è stato straziante rivedere il video, che nel frattempo ha fatto il giro del mondo, ma di averlo pubblicato nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e indurre un cambiamento, anche per aiutare eventuali altri bambini disabili.
Sapeva che la pubblicazione avrebbe suscitato non solo supporto ma anche commenti negativi, ha comunque deciso di rischiare per mostrare l’effetto del bullismo su suo figlio:
“Ho nascosto un sacco di contraccolpi per questo, ho pensato due volte a eliminarlo … ma volevo che la gente vedesse l’effetto del bullismo su mio figlio. Se non mi alzo e parlo per lui, chi lo farà.”
Nella stessa intervista ha riferito che Quaden subisce continuamente molestie da parte dei compagni e che, per questo, ha tentato il suicidio diverse volte, la prima a soli 6 anni. Il motivo per cui è vittima costante di bullismo è il suo nanismo, di cui i compagni si prendono gioco, colpendolo anche fisicamente:
“Sono andato a cercarlo e l’ho visto con i bambini sul campo da basket, uno dei suoi compagni di classe lo ha colpito alla testa e ha fatto riferimenti alla sua altezza”.
Il video è una testimonianza straziante della sofferenza che può causare il bullismo e dovrebbe farci riflettere sul modo in cui educhiamo i nostri figli. Al di là delle singole personalità, i bambini assorbono molto dalla famiglia di origine e dal proprio contesto, e il rispetto per l’altro, comunque la si pensi, è un valore fondamentale. Nessuno di noi vuole essere discriminato, insegniamo ai nostri bambini a rispettare le altre persone indipendentemente dalla loro diversità. La cultura dell’odio deve finire!
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