Matite per disegnare: possono contenere nichel, cobalto o arsenico. Le marche migliori e peggiori secondo un nuovo test

Molte matite contengono tracce di sostanze dannose, sia pure nei limiti consentiti. Un test di Altroconsumo ci indica le migliori e le peggiori

Tutti noi, chi più chi meno, usiamo delle matite per appuntare qualcosa o per disegnare. E anche i bambini amano questo strumento che, spesso, tendono a mettere in bocca. Tale abitudine, però, potrebbe rivelarsi pericolosa. Un nuovo test ha infatti rivelato che alcune matite contengono tracce di sostanze dannose.

Uno degli ultimi test pubblicato da Altroconsumo nella rivista “Inchieste” ha voluto analizzare le comuni matite grafite HB con gommino. Nove differenti marche sono state testate per valutare l’eventuale presenza di sostanze chimiche pericolose all’interno, non solo ftalati e idrocarburi ma anche metalli pesanti.

Queste le marche e i modelli di matite portate in laboratorio per l’analisi:

  • STAEDTLER Noris
  • STABILO Swano Fluo
  • AMAZON BASICS HB
  • GIOTTO HB
  • F KOH-I-NOOR Studio
  • PELIKAN HB
  • FABER – CASTELL Grip
  • BIC Evolution
  • FILA LYRA Temagraph

La prova pratica, invece, è stata affidata a dei veri esperti nell’uso delle matite, un gruppo di bambini in età scolastica.

I risultati

Solo 3 matite sono risultate completamente prive di sostanze inquinanti, in tutte le altre invece sono state rinvenute tracce di sostanze potenzialmente pericolose, soprattutto se ingerite da bambini.

La valutazione è stata fatta considerando i parametri dei giocattoli, dato che le matite non hanno una regolamentazione in merito ai limiti nella presenza di sostanze dannose.

E’ nella parte di legno delle matite che sono state trovate sostanze come nichel o arsenico (in livelli inferiori ai limiti stabiliti dalla normativa sui giocattoli) o cobalto (anche oltre i limiti)

A vincere il test è stata la matita “Noris” di Staedtler che è risultata la migliore considerando tutti i parametri, non solo quindi in quanto all’assenza di metalli pesanti e altre sostanze chimiche ma anche perché si è rivelato un ottimo prodotto per scrivere e disegnare, facile da impugnare e resistente. A seguire le matite a marchio Stabilo e Amazon Basics.

Le matite a marchio Pelikan, Faber-Castell e Bic contenevano invece tracce di nichel o arsenico. Ricordiamo che il nichel può causare allergie mentre l’arsenico è considerato cancerogeno. Naturalmente queste sostanze erano presenti in piccolissime quantità che non presentano pericoli nell’immediato ma, soprattutto i bambini, dovrebbero evitare di metterle in bocca. Queste matite sono state comunque considerate accettabili e classificate in un range medio.

La “Temagraph” di Fila Lyra è risultata la peggiore test. Gli esperti hanno infatti riscontrato la presenza di cobalto oltre limiti (considerando sempre quelli relativi ai giocattoli). L’azienda ha risposto in merito ai risultati del test che tutte le matite in grafite devono sottostare in realtà ad una normativa specifica (Regolamento europeo REACH n. 1907/2006) proprio relativa alle sostanze chimiche contenute.

“Le matite di grafite Lyra Temagraph e Giotto HB, infatti, così come tutti i prodotti del Gruppo, sono conformi ai requisiti di legge, sicure e non sono in alcun modo nocive per la salute né dei bambini, né degli adulti, né potrebbero recare loro alcun danno”.

Nel test Altroconsumo ha specificato più volte che tutte le matite sono a norma di legge e che dunque possono essere vendute. Questo però non prescinde il diritto del consumatore di conoscere quali sono le più “pulite” e fare la propria scelta anche in base alla presa di coscienza di questo dato importante, soprattutto se ad usarle sono poi i bambini.

Fonte: Inchieste Altroconsumo

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