I bambini della Terra dei Fuochi continuano purtroppo a morire di tumore e i dati sono a dir poco allarmanti. 8 bambini morti in 20 giorni secondo le famiglie che vivono il dramma di questi luoghi dove i veleni uccidono.
I bambini della Terra dei Fuochi continuano purtroppo a morire di tumore e i dati sono a dir poco allarmanti. 8 bambini morti in 20 giorni, denunciano le famiglie che vivono il dramma di questi luoghi dove i veleni uccidono.
Nella Terra dei Fuochi rifiuti tossici e discariche abusive per anni hanno avvelenato l’aria delle province di Napoli e Caserta. Secondo i genitori dei piccoli scomparsi a causa dei tumori, non si può fare finta che non vi sia un collegamento con la drammatica situazione ambientale di questi luoghi.
Il comitato delle Mamme Vittime della Terra dei Fuochi ha preso la parola e ha espresso la propria rabbia negli ultimi giorni in una protesta di fronte alla prefettura di Napoli. Degli 8 bambini morti negli ultimi 20 giorni il più piccolo aveva solo 7 mesi e il più grande 11 anni.
I bambini della Terra dei Fuochi si ammalano di tumori che di solito colpiscono gli adulti, come il tumore ai polmoni con metastasi al cervello che ha causato la morte di una bambina di 12 anni lo scorso dicembre. Altri bambini qui si sono ammalati di leucemia e sono morti in breve tempo.
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Le proteste e gli allarmi presentati dai genitori non vengono però ascoltati, anzi, la situazione viene fatta passare come nella norma e nella media nazionale dai responsabili dell’ospedale Santobono- Pausilypon.
Secondo i responsabili ospedalieri, sono morti 5 bambini negli ultimi due mesi e non 8 in venti giorni. Ma se ci si basa solo su freddi dati non ci si rende conto della gravità della situazione dei piccoli, delle loro malattie e della sofferenza delle famiglie e si vanno a nascondere le conseguenze negative della cattiva gestione dei rifiuti e dell’inquinamento.
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“Per loro non c’è giustizia” – dicono le mamme e le donne che si sono riunite per protestare di fronte a una situazione così grave.
Già lo scorso anno era stata denunciata la situazione dei troppi tumori e delle troppe vittime di queste malattie tra i più piccoli.
“Tutte queste patologie ammettono diversi fattori causali certi o sospetti, fra questi ultimi anche emissioni o rilasci di siti di smaltimento di rifiuti pericolosi e di combustioni incontrollate di rifiuti” – aveva spiegato l’Istituto Superiore di Sanità nel 2016. E anche lo scorso anno non erano mancate le polemiche da parte degli ospedali sui dati relativi alle morti di tumore.
La storia si ripete e le vittime continuano ad essere dei bambini indifesi che meriterebbero di vivere a lungo in un ambiente sano e sicuro. Purtroppo non è così.
Addio piccoli angeli, continueremo a chiedere giustizia per voi
Marta Albè