E se ogni bambino potesse creare da sé i suoi giocattoli, disegnandoli e poi stampandoli in 3d? Non sarebbe un esercizio di creatività appassionante? E, siate sinceri, non era anche uno dei vostri sogni, quando eravate piccoli? Ebbene, dal prossimo autunno sarà in commercio Thingmaker, una stampante 3d interamente dedicata ai giocattoli e ai bambini, che promette di tradurre questo sogno in realtà.
E se ogni bambino potesse creare da sé i suoi giocattoli, disegnandoli e poi stampandoli in 3d? Non sarebbe un esercizio di creatività appassionante? E, siate sinceri, non era anche uno dei vostri sogni, quando eravate piccoli? Ebbene, dal prossimo autunno sarà in commercio Thingmaker, una stampante 3d interamente dedicata ai giocattoli e ai bambini, che promette di tradurre questo sogno in realtà.
Thingmaker è un prodotto della Mattel, sviluppato in collaborazione con Autodesk, è stato appena presentato alla Fiera dei giocattoli di New York e può essere ordinato sin da ora su Amazon. Il costo è di 299,99 dollari (quasi 270 euro): una cifra che, sebbene non alla portata di tutte le tasche, lo rende molto più abbordabile della stragrande maggioranza delle stampanti in 3d attualmente in commercio.
Nonostante l’aspetto piuttosto ordinario, che ricorda un colorato forno a microonde, Thingmaker è in grado di recepire via wireless i disegni realizzati dagli utenti su smartphone e tablet e di tradurli in oggetti reali, utilizzando allo scopo dei filamenti di PLA, uno dei materiali più impiegati nella stampa 3d.
Per poter essere stampati, i giocattoli devono essere disegnati utilizzando un’apposita app, disponibile sia per IOS che per Android. La app offre la possibilità di comporre figure, oggetti e gioielli usando una serie di moduli e un sistema di incastri e mette a disposizione degli utenti anche dei di modelli precaricati (come collanine, dinosauri, scheletri e anelli… non è ancora chiaro se, tra questi, saranno inclusi anche dei prodotti di punta della Mattel, come la Barbie). Ma la parte più interessante è che ogni giocattolo può essere personalizzato, in modo da essere unico e irripetibile.
Rivolgendosi ad un pubblico di bambini e ragazzini (dai 3 anni in su, anche se l’età consigliata per una fruizione corretta è di 13 anni), la stampante è dotata di una serie di dispositivi di sicurezza, come la porta a chiusura automatica, per evitare che i più piccoli possano infilare le manine al suo interno mentre è in funzione. E il processo di stampa non è esattamente velocissimo: per un piccolo anello sono necessari circa 30 minuti, mentre per un giocattolo più grande il tempo di attesa è di circa 6-8 ore.
Non sappiamo se Thingmaker avrà o meno il successo commerciale che la Mattel certamente auspica: di certo, però, questa esperienza potrebbe aprire la via ad un nuovo modo di concepire l’industria dei giocattoli, dando più spazio a fai-da-te, fantasia e personalizzazione.
In un futuro ipotetico, ognuno potrebbe creare autonomamente i propri giochi, disegnandoli e stampandoli in casa: una soluzione che, oltre a stimolare la creatività dei bambini, permetterebbe anche di azzerare i costi economici e ambientali legati al trasporto e al packaging dei giocattoli.
E voi, cosa ne pensate? Credete che il concept sia promettente o siete convinti che si tratti solo dell’ennesimo passatempo elettronico?
Lisa Vagnozzi
Photo Credits: The Verge
La stampante 3D che permette ai bambini di creare i propri giocattoli
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