Sono la mamma di una bambina con ADHD e ti spiego perché non dovresti mai giudicare se noti dei “capricci”

La mamma di una bambina con ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ricorda che di fronte ad alcuni comportamenti dei piccoli e alle loro mamme spesso "provate" non bisogna sparare giudizi superficiali (soprattutto senza conoscere tutta la storia) ma al contrario mostrare empatia

Questa storia arriva dagli Stati Uniti ed è accaduta alcuni anni fa ma ve la raccontiamo ugualmente in quanto ci ricorda qualcosa di importante e senza tempo: mai giudicare una mamma e i “capricci” dei suoi figli, soprattutto se non sappiamo “cosa c’è dietro”. Al contrario è molto utile mostrare una certa empatia e prestare, per quanto possibile, il nostro aiuto.

Taylor Myers, la mamma di una bambina a cui è stata diagnosticato il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), si è trovata più volte in situazioni difficili, alle prese con i comportamenti a volte poco gestibili di sua figlia nei luoghi pubblici (e il relativo giudizio o le occhiatacce delle persone presenti).

Leggi anche: Tutto quello che devi sapere sull’ADHD: sintomi e cosa succede nel cervello

Taylor ha raccontato in particolare un episodio avvenuto in un punto vendita Walmart, dove la donna si era recata insieme alla figlia per acquistare alcuni generi alimentari. Proprio in quel momento, la piccola ha iniziato a mettere in atto una serie di comportamenti legati all’ADHD, dunque urlava, piangeva, faceva capricci e disturbava in vario modo una volta arrivata alle casse.

La mamma ha raccontato che più volte, in occasioni come quella, era stata costretta ad uscire dal negozio ma stavolta non poteva proprio, aveva bisogno di acquistare imprescindibilmente del cibo. Come si è comportata allora?

In un post su Facebook (oggi rimosso) scrive:

Siamo rimasti in fila per diversi minuti, io ignoravo i suoi piagnucolii e mi rifiutavo di arrendermi. Cosa farà arrendersi a un cattivo comportamento se non rafforzare il cattivo comportamento?

mamma bambina iperattiva testo facebook

Ma ecco che interviene una persona presente, evidentemente infasatidita dal comportamento della bambina. La donna dietro in fila esclama:

oh, per l’amor di Dio, dalle un biscotto così sta zitta!

La mamma in merito a questo episodio scrive:

Avrei potuto rispondere in modo più gentile. Avrei potuto spiegarle che la mia bambina di quattro anni ha un ADHD piuttosto grave, allevo entrambi i miei figli da sola, sto facendo del mio meglio e non ho avuto altra scelta che aspettare la spesa. Invece, ho detto ‘lei ha quattro anni e devi farti gli affari tuoi’.

Insomma, la mamma ha risposto nel peggiore dei modi e si è sentita subito in imbarazzo per il proprio comportamento, ma allo stesso tempo era ben cosciente del fatto che stava facendo del suo meglio e che non meritava di essere giudicata, soprattutto da qualcuno che stava assistendo ad un fatto isolato.

Taylon scrive:

Non sai mai cosa sta passando qualcuno. Non si conoscono mai i problemi che un bambino ha che lo fanno comportare male e, a meno che tu non conosca la difficoltà di essere genitore di un bambino come il mio, non puoi giudicarmi.

Per fortuna c’era anche qualcun altro in quel supermercato che invece di giudicare ha offerto il proprio aiuto e mostrato l’empatia di cui mamma e figlia avevano bisogno in quel momento. Una donna ha parlato gentilmente alla bambina, distraendola e permettendo a Taylor di finire le sue compere e uscire dal negozio.

Le due sconosciute con cui Taylor ha interagito non potevano assolutamente sapere che sua figlia era una bambina con ADHD, ma questo non dovrebbe importare. È sempre meglio agire in maniera empatica con i bambini, parlandogli in modo dolce, piuttosto che giudicare qualcosa che non conosciamo da vicino (per quanto fastidiosa possa essere).

Così ha commentato Taylor:

Basta solo un commento per abbattere qualcuno… Ma ci vuole anche un piccolo atto di gentilezza per far sentire conforto e aiutare una mamma. Grazie alla donna di Walmart, per aver mostrato quella gentilezza a me e ai miei figli. Grazie per averci accompagnato. Grazie per avermi sostenuto. Le mamme devono restare unite.

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