Sangue innocente: mai cosi tanti bambini uccisi, feriti e mutilati in Siria

Otto lunghi anni di conflitto e la pace in Siria sembra un miraggio. La drammaticità della situazione è racchiusa nei dati diffusi dall’Unicef: solo nei primi mesi del 2018 sono quasi mille i bambini uccisi o rimasti feriti. Il 2017 si era concluso con un bilancio altrettanto tragico, i minori morti nella guerra siriana erano il 50% in più rispetto all’anno precedente.

Otto lunghi anni di conflitto e la pace in Siria sembra un miraggio. La drammaticità della situazione è racchiusa nei dati diffusi dall’Unicef: solo nei primi mesi del 2018 sono quasi mille i bambini uccisi o rimasti feriti. Il 2017 si era concluso con un bilancio altrettanto tragico, i minori morti nella guerra siriana erano il 50% in più rispetto all’anno precedente.

Costretti a vivere tra le macerie, senza cibo e senza acqua per intere giornate, le loro sono storie di un’infanzia negata e di un futuro incerto. Perché tutti si commuovono davanti ai loro grandi occhi tristi, ma nessuno Stato, ad oggi, ha messo in campo strategie risolutive per arginare una situazione ormai alla deriva.

Si muore sotto i bombardamenti e per colpa delle armi da fuoco, soprattutto nelle aree poste sotto assedio, come la Ghouta orientale.

In particolare, i bambini rappresentano il 17% delle vittime di mine e altri ordigni esplosivi. Nell’anno appena trascorso più di 360 bambini e ragazzi ne sono rimasti feriti: molti di essi hanno riportato disabilità permanenti. Si tratta di cifre verificate dalle Nazioni Unite, ma certamente inferiori a quelle reali.

“Durante un conflitto, i bambini con disabilità sono fra i soggetti più vulnerabili. Hanno bisogno di cure e servizi specialistici, con bisogni diversi rispetto a quelli degli adulti. Senza accesso ai servizi sanitari, all’istruzione e a attrezzature come protesi e sedie a rotelle, questi bambini affrontano un rischio molto concreto di rimanere esclusi, abbandonati e stigmatizzati, mentre il conflitto continua inesorabilmente”, spiega Geert Cappelaere, direttore Unicef per Medio Oriente e Nord Africa.

Un adulto su due, fra quelli intervistati dall’organizzazione, ha riferito di avere visto almeno un bambino che ha perso la capacità di parlare a seguito di traumi o ferite, dall’inizio del conflitto. Si stima ancora che 3,3 milioni di bambini in Siria siano esposti al rischio di incorrere in incidenti con mine, ordigni inesplosi e trappole esplosive improvvisate.

bambini siriani

Foto: © UNICEF/UN0162760/Khabieh

Sette anni di guerra in Siria: i numeri

  • Oltre 1,5 milioni di civili siriani hanno riportato invalidità permanenti a causa del conflitto. Fra loro ben 86.000 persone sono rimaste mutilate di gambe o braccia
  • 5,3 milioni di bambini siriani hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria
  • 170mila minorenni vivono in zone attualmente sotto assedio. Nella zona della Ghouta orientale, il 12% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione acuta: il tasso più alto mai registrato dall’inizio della guerra
  • 2,8 milioni sono i bambini sfollati all’interno dei confini siriani, e altri 2,6 milioni quelli rifugiati nei paesi vicini
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Foto: © UNICEF/UN0162765/Al-Mohibany

Vi avevamo già parlato dei bambini siriani:

Secondo l’Unicef, nel 2017 sono stati reclutati per combattere un numero di minorenni triplo rispetto al 2015, mentre 10mila bambini siriani si trovano rifugiati all’estero senza famiglia: molti di essi sono esposti al rischio di varie forme di sfruttamento, fra cui il lavoro minorile, a causa della mancanza di documentazione legale.

Dominella Trunfio

Foto cover: © UNICEF/Jordan

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