A scuola senza zaino. A Rimini ben 140 studenti delle scuole primarie ogni giorno entrano in classe senza portare nulla con loro. Lì infatti trovano tutto quello di cui hanno bisogno per apprendere. Un progetto partito 3 anni fa con appena 23 bambini ma oggi decollato. E in Italia sono sempre di più
A scuola senza zaino. A Rimini ben 140 studenti delle scuole primarie ogni giorno entrano in classe senza portare praticamente nulla con loro. Lì infatti trovano tutto quello di cui hanno bisogno per apprendere. Un progetto partito 3 anni fa con appena 23 bambini ma oggi decollato. E in Italia sono sempre di più.
Se fino a qualche anno fa, tutto ciò sembrava pura utopia oggi è realtà almeno per alcuni bambini di Rimini, grazie al progetto “Scuole senza zaino” promosso dal Comune, che prevede l’abbandono progressivo dello zaino da parte dei giovani studenti, insieme a una didattica sperimentale più incline alla condivisione degli spazi e alla partecipazione dei bambini.
Un esperimento sempre più diffuso, già avviato a Torino e in altre scuole italiane. A Rimini sono tre le scuole coinvolte, le primarie di San Fortunato, le Decio Raggi di San Giuliano e le Zoebeli di Santa Giustina: in tutto 5 classi e 140 alunni della primaria.
Un progetto i cui numeri sono cresciuti in modo esponenziale. Oggi in Italia sono circa 100 le realtà di questo tipo.
“Cresce la nuova scuola riminese grazie all’entusiasmo delle insegnanti, la disponibilità delle scuole e l’investimento convinto dell’Amministrazione. Scuola senza zaino piace sempre di più, ce ne accorgiamo durante gli open day, dove sempre più famiglie chiedono di sapere se nelle scuole dove iscriveranno i loro figli ci sia anche la possibilità di questa alternativa didattica. Attività per le quali abbiamo ridisegnato alcuni spazi delle scuole interessate. Spazi che, nel progetto della nuova primaria Montessori, sono invece già previsti, a conferma dell’importanza che riveste per noi questa che, da sperimentazione, si sta dimostrando già una solida e apprezzata realtà didattica riminese” ha detto l’assessore ai Servizi educativi, Mattia Morolli.
I benefici delle scuole senza zaino
Via zaini pesanti, al loro posto al massimo i bambini avranno una cartellina leggera. Ma non è solo questo. Il progetto “Scuola senza zaino” prevede anche uno spazio diviso in aree di lavoro (area tavoli, area laboratori, area individuale) invece del classico ordine con la cattedra frontale e i banchi. Anche i libri di testo lasciano il posto a strumenti fatti in legno o in altro materiale. E al posto dei voti ci saranno valutazioni motivazionali.
Tanti sono i vantaggi della scuola senza zaino. Eccoli elencati qui di seguito:
- favorisce l’autonomia degli alunni e il problem solving, che alimenta la costruzione del sapere
- dà più spazio ai sensi e al corpo
- diversifica l’insegnamento in base alle intelligenze, alle potenzialità e alle differenze
- utilizza diversi strumenti didattici che stimolano vari metodi di insegnamento
- pone maggiore attenzione agli spazi per rendere più autonomi gli alunni
- favorisce la partecipazione dei genitori
- utilizza una valutazione non basata sui voti ma sull’incoraggiamento
- favorisce la condivisione grazie al lavoro di gruppo
- fa bene alla scienza!
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Francesca Mancuso