Ritorno a scuola al 50% per le superiori. Una guida aiuta ad affrontare meglio la didattica integrata

Alcuni studenti delle superiori hanno ripreso la scuola in presenza al 50%. Una guida per la didattica integrata aiuta gli insegnanti

La scuola, e in particolare le superiori, stanno vivendo un anno molto difficile tra il tira e molla di un possibile ritorno in aula (al momento tra il 50 e il 75%), accompagnato sempre e comunque da una sostanziosa dose di didattica a distanza. Dall’11 gennaio alcune regioni sono già ripartite in presenza e altre le hanno seguite oggi. Per supportare nel loro difficile ruolo insegnanti ed educatori alle prese con la didattica integrata è arrivata ora una guida pratica.

Gli studenti più grandi ormai si sono tristemente abituati alla didattica a distanza ma alcuni di loro hanno avuto il “privilegio” di ritornare in classe. Parliamo di coloro che vivono in Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta che già dall’11 gennaio scorso hanno ripreso in presenza dopo l’ok del governo in base alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. L’Alto Adige, invece, era stato il primo a riprendere la didattica in presenza martedì 7 gennaio insieme al Trentino.

Oggi 18 gennaio sono tornati in classe anche gli studenti delle superiori di Lazio, Piemonte, Molise ed Emilia Romagna. Era prevista anche la ripartenza di Sicilia e Lombardia, poi rimandata in quanto entrambe le regioni sono in “zona rossa”.

Anche chi ha ripreso in presenza lo farà però comunque solo al 50% per il resto si continuerà con la Dad. Per tutte le altre regioni il ritorno in aula è rinviato al 25 gennaio o al primo febbraio.

Come gestire al meglio la didattica integrata, non solo delle superiori ma delle scuole di ogni ordine e grado?

Un valido aiuto per gli insegnanti, gli educatori ma anche i genitori che si trovano alle prese con questa “sfida” è la guida, gratuita e scaricabile online, realizzata all’interno di ECo- S.C.AT.T.I., progetto finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e nato proprio in seguito al lockdown del marzo scorso.

LA SCUOLA ONLIFE. Guida pratica per la Didattica Digitale Integrata” è ricca di consigli pratici e riferimenti teorici per innovare i processi educativi e formativi, e propone un nuovo modello di aula che combini insieme e al meglio virtuale e reale:

“in modo da superare l’online per arrivare a un’ottica “onlife”, che parta dalla consapevolezza della compenetrazione tra mondo reale e mondo virtuale” si legge sul comunicato stampa della cooperativa E.D.I. Onlus che ha redatto la guida.

Un modo anche per cogliere gli aspetti positivi della digitalizzazione, mantenendo però sempre la cura delle relazioni.

La guida si compone di 3 parti:

  • Una cornice teorica in riferimento al tema delle tecnologie digitali nel campo educativo, dove si parla delle caratteristiche degli ambienti digitali e gli effetti delle tecnologie sui processi cognitivi e di apprendimento, al fine di fornire indicazioni per un uso efficace e consapevole di questi strumenti.
  • Metodologie, tecniche e strumenti per la Didattica Digitale Integrata. Un’attenzione speciale è dedicata alla promozione della partecipazione attraverso l’uso delle tecnologie, con riferimento anche all’inclusione di alunni con bisogni educativi speciali. Si analizzano poi i potenziali rischi connessi all’uso delle tecnologie digitali, con consigli su come prevenirli, e si propone una riflessione sulla progettazione della didattica fra presenza e distanza.
  • Proposte di attività da realizzare con bambini e ragazzi, ad esempio sul tema del cyberbullismo, con l’obiettivo generale di favorire le competenze digitali.

È possibile scaricare la guida a questo link.

Fonti: Agi / E.D.I. Onlus / Orizzonte scuola

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