La scuola a energia solare che insegna ai bambini a coltivare e cucinare il proprio cibo (FOTO)

Ci piacciono i progetti di scuole innovative che fanno sperare in un futuro migliore per noi e soprattutto per i nostri figli. Tra queste vi è la New Islands Brygge School che proporrà un approccio più pratico all’apprendimento grazie alla realizzazione di una struttura in cui si insegnerà ai bambini a coltivare e cucinare il proprio cibo e si darà molta importanza all'attività fisica.

Ci piacciono i progetti di scuole innovative che fanno sperare in un futuro migliore per noi e soprattutto per i nostri figli. Tra queste vi è la New Islands Brygge School che proporrà un approccio più pratico all’apprendimento grazie alla realizzazione di una struttura in cui si insegnerà ai bambini a coltivare e cucinare il proprio cibo e si darà molta importanza all’attività fisica.

Per il momento quello presentato dallo studio di architettura C.F. Moller è solo un progetto che riguarderà bambini di una scuola secondaria di primo grado situata nel cuore di Copenaghen, in Danimarca. L’edificio, che si estenderà su 9.819 metri tra le isole Brygge, il porto di Copenaghen e Amager Commons, sarà davvero originale in quanto, tra le altre cose, insegnerà agli studenti a raccogliere e cucinare il cibo coltivato sul tetto verde della struttura.

Questa speciale scuola si propone di mettere in relazione l’insegnamento teorico con l’apprendimento fisico, sensoriale e quello basato sull’esperienza. L’attenzione verso il cibo è indubbiamente uno dei temi principali del progetto educativo, per questo si è pensato ad una sala da pranzo a doppia altezza collocata nel cuore della struttura per fungere da punto focale e snodo principale dell’edificio. Due cucine fiancheggeranno poi l’area della mensa.

Gli studenti avranno l’opportunità di interagire con il cibo in diversi modi: attraverso serre e giardini urbani, in cucine all’aperto e grazie ad un falò per cucinare all’esterno della struttura.

Ma non solo questo aspetto è stato pensato in stile “green”. La scuola sarà infatti dotata di pannelli solari sul tetto e di una serie di tecnologie per il risparmio energetico. L’edificio, di forma triangolare e dal design dinamico a spirale, sarà costruito in modo tale da seguire alla lettera il “Danish low-energy code 2020” che stabilisce delle precise norme per il risparmio di energia. Per questo nella scuola sarà inclusa la ventilazione con recupero di calore, la ventilazione naturale, l’illuminazione controllata della luce del giorno e l’isolamento termico.

Grande importanza viene data poi all’attività fisica inserita nel programma di studi e per questo gli architetti hanno creato più aree ricreative all’aperto sul tetto che includono una pista da corsa, un’area parkour e un campo da calcio coperto.

Gli spazi interni ed esterni della scuola sono progettati per essere in stretto contatto l’uno con l’altro. Ogni classe ha accesso diretto al panorama del tetto dalla propria area di residenza mentre la zona dedicata alle scienze naturali è collegata ad un’area esterna con un giardino di biologia, una serra per la fisica e la chimica e altri giardini.

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Francesca Biagioli
Foto: cfmoller

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