L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha diramato un'allerta che riguarda due sciroppi per tosse e raffreddore. Si tratta di prodotti identificati in Uzbekistan ma che potrebbero essere venduti anche in altri Paesi. I due sciroppi sono pericolosi in quanto contaminati e a rischiare di più sono i bambini
Nell’allerta N°1/2023, l’OMS segnala due medicinali a dosaggio liquido contaminati e definiti “scadenti”, in quanto non soddisfano gli standard o le specifiche di qualità.
I prodotti incriminati sono stati identificati in Uzbekistan e segnalati all’OMS il 22 dicembre 2022. Si tratta di due sciroppi per tosse e raffreddore:
- AMBRONOL
- DOK-1 Max
Il produttore, in entrambi i casi, è MARION BIOTECH PVT. LTD, (Uttar Pradesh, India).
Come rende noto l’OMS:
Ad oggi, il produttore dichiarato non ha fornito garanzie all’OMS sulla sicurezza e sulla qualità di questi prodotti.
Cosa contengono gli sciroppi
Le analisi di laboratorio condotte sui campioni di entrambi gli sciroppi in Uzbekistan hanno rilevato quantità inaccettabili di glicole dietilenico e/o glicole etilenico.
Si tratta di contaminanti tossici per l’uomo, se consumati, e che possono addirittura rivelarsi fatali. I rischi più gravi riguardano i bambini.
Come scrive l’OMS:
I prodotti scadenti a cui si fa riferimento in questo avviso non sono sicuri e il loro uso, soprattutto nei bambini, può provocare lesioni gravi o morte. Gli effetti tossici possono includere dolore addominale, vomito, diarrea, incapacità di urinare, mal di testa, stato mentale alterato e danno renale acuto che può portare alla morte.
Dove sono venduti gli sciroppi contaminati
Oltre all’Uzbekistan, Paese che ha segnalato il problema, non è ben chiaro dove possano trovarsi in vendita tali sciroppi. L’allerta comunque riguarda potenzialmente anche l’Europa, in quanto non si può escludere che i prodotti abbiano ottenuto l’autorizzazione alla vendita in alcuni Paesi.
Come specifica infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità:
Entrambi questi prodotti possono avere autorizzazioni all’immissione in commercio in altri paesi della regione. Potrebbero anche essere stati distribuiti, attraverso mercati informali, in altri paesi o regioni.
Non è la prima volta, purtroppo, che sciroppi contaminati vengono immessi in commercio. Forse ricorderete il caso gravissimo che si è verificato in Gambia. Leggi anche: Quattro sciroppi per la tosse avrebbero causato la morte di 66 bambini in Gambia, l’allerta dell’OMS
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Fonte: OMS
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