Il 12 novembre è in programma uno sciopero nazionale di docenti e personale ATA per promuovere la dieta dei gruppi sanguigni nelle scuole
Per il 12 novembre 2021 è indetto uno sciopero nazionale del personale docente e ATA. Niente di strano, penserete voi, gli scioperi nel settore della scuola sono abbastanza frequenti. La motivazione però ci ha lasciati di stucco: si tratta infatti di voler promuovere la dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Non c’è dubbio che, anche a scuola, sia molto importante promuovere una sana alimentazione. I nostri figli trascorrono diverse ore in classe e, soprattutto i più piccoli, fanno merenda e pranzo con ciò che mette a disposizione la mensa del proprio istituto scolastico.
Non sempre si tratta di menù e cibi di qualità e con il covid il tutto è anche peggiorato, come ha dimostrato l’ultima indagine annuale di FoodInsider. Leggi anche: Più cibi confezionati e troppa carne rossa (serviti in piatti con PFAS): così il Covid ha “rovinato” le mense scolastiche italiane
Anche in famiglia non vi è sempre la certezza che i bambini imparino le regole basilari di una sana alimentazione. È evidente insomma che puntare sulla scuola per promuovere le corrette regole nutrizionali è una delle chiavi per rendere bambini e ragazzi più consapevoli che “siamo quello che mangiamo“.
Proprio per migliorare questo aspetto è stato indetto lo sciopero di cui parlavamo all’inizio. L’unica particolarità, però, è che per fare questo si intende promuovere l’utilizzo della dieta dei gruppi sanguigni.
In una circolare, arrivata ai genitori degli alunni della Direzione Didattica “Ciampino II”, in cui si segnala la possibilità che il personale ATA prenda parte allo sciopero (che vi ricordiamo però è nazionale) si legge infatti:
Le motivazioni poste alla base della vertenza sono le seguenti: l’OS chiede ‘Disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. L’importanza e il significato dell’istituzione dell’educazione alimentare nella scuola, è facilmente intuibile: garantire un corretto percorso formativo alimentare, anche attraverso di una figura esperta di nutrizione o scienza dell’alimentazione, capace di guidare gli studenti a dare loro le nozioni principali per avviarli nel percorso di una giusta e corretta igiene ed educazione alimentare, con i conseguenti effetti positivi nelle età successive.
Molti di voi probabilmente non conosceranno la dieta dei gruppi sanguigni, ideata dal naturopata americano Peter d’Adamo e promossa in Italia soprattutto dal dottor Mozzi che alcuni anni fa avevamo anche intervistato per conoscere meglio tutti i dettagli di questo regime alimentare.
Leggi anche: Dieta del gruppo sanguigno, intervista al Dottor Mozzi
In estrema sintesi, questa dieta si basa sulla teoria che ognuno di noi ha una particolare impronta genetica dovuta all’appartenenza al suo specifico gruppo sanguigno: A, B, AB o 0. Proprio nel nostro sangue sarebbe scritto cosa dovremmo o non dovremmo mangiare per stare in salute ma anche di quale attività fisica abbiamo più bisogno e i rimedi naturali che ci possono essere utili.
Una teoria curiosa e affascinante, seguita da molte persone ma che non ha mai trovato riscontri scientifici ed è per questo che ci stupisce che venga presa come riferimento per proporre un miglioramento, indubbiamente necessario, all’interno delle scuole. (Leggi anche: Dieta dei gruppi sanguigni: ha una validità scientifica?).
Sul resto delle motivazioni, non potremmo che trovarci più d’accordo: garantire un percorso formativo alimentare all’interno delle mura scolastiche può fare davvero la differenza per la consapevolezza alimentare delle nuove generazioni.
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Fonte: Circolare Direzione Didattica “Ciampino II”
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