Ftalati in quantità superiori rispetto al limite consentito. Così il Ministero della salute ha ritirato dal mercato la bambola della serie “Le Fatine” prodotte in Cina.
Un nuovo richiamo arriva dalle autorità ministeriali. Non è la prima volta che gli ftalati vengono aggiunti in quantità considerevoli nei giochi che finiscono nelle mani dei bambini.
Questa volta è toccato alla bambola delle Fatine. Il gioco è stato prodotto da Ya Dasi Toys Factory– a Shantou City, in Cina ed è stato importato in Italia da Giaquinto Giocattoli SRL, con sede a Vitulazio (CE).
Secondo quanto riportato dall’avviso del Ministero, la bambola sarebbe tossica e pericolosa per la riproduzione.
“Il campione, esaminato presso il Laboratorio chimico S.C. di Medicina del Lavoro Ospedale di Desio, risulta non conforme per presenza di ftalati vietati dal Regolamento REACH, allegato XVII punto 51 e 52: riscontrati fino al 12,81% DEHP quando il limite ammesso è 0,1%”.
In particolare, il gioco richiamato è caratterizzato da Codice a barre: 8-033641-040595 e numero di lotto 105.
Gli ftalati sono pericolosi perché possono alterare il sistema riproduttivo. Essi infatti sono in grado di inibire la maturazione degli spermatozoi. Purtroppo ormai sono molto diffusi. Sono presenti nei cosmetici, nei contenitori per alimenti, negli smalti e perfino nei giocattoli.
Se avete acquistato questa bambola evitate che i bambini possano utilizzarla e riportatela indietro per ottenere il rimborso.
Fonti di riferimento: Ministero della salute
LEGGI anche:
Ftalati: cosa sono, dove si trovano e perché bisogna cercare di evitarli
1 giocattolo su 3 venduto da Amazon, Ebay e Wish contiene ftalati illegali
Come pesticidi, microplastiche e ftalati avvelenano gli spermatozoi e mettono a rischio la fertilità