Regali di Natale: le strategie da evitare per non crescere figli viziati e consumisti

Cosa fare per educare i figli in modo che siano riconoscenti e grati? Per alcuni genitori è difficile resistere alla tentazione di utilizzare i regali di Natale come ricatto per ottenere un buon comportamento da parte dei bambini.

Cosa fare per educare i figli in modo che siano riconoscenti e grati? Per alcuni genitori è difficile resistere alla tentazione di utilizzare i regali di Natale come ricatto per ottenere un buon comportamento da parte dei bambini.

In questo periodo dell’anno le emozioni in famiglia vengono amplificate. I genitori sono stressati dal lavoro e dalla crisi, mentre i figli si presentano con lunghe letterine con la richiesta dei doni per Babbo Natale o con pretese ben maggiori se sono più grandi.

Un nuovo studio, condotto dall’University of Missouri-Columbia, invita i genitori ad evitare di trasformare i regali in tattiche per ottenere che i figli si comportino bene. La buona educazione, infatti, non dovrebbe mai essere vincolata ai regali e agli oggetti materiali. Lo studio in questione porta il titolo di “Material Parenting: How the Use of Goods in Parenting Fosters Materialism in the Next Generation” ed è stato pubblicato sulla rivista Journal of Consumer Research.

Secondo gli esperti, alcune tattiche messe in atto dai genitori potrebbero portare i figli ad avere problemi in futuro, nella loro vita adulta. Sono arrivati alla conclusione che 3 strategie ben precise attuate dai genitori possano condurre i figli sulla strada del consumismo e del materialismo da adulti. Dunque i genitori dovrebbero evitare di:

1) Utilizzare i regali come ricompensa quando i bambini si sono comportati bene o hanno raggiunto un obiettivo (ad esempio hanno fatto i compiti o hanno vinto una partita con la loro squadra).

2) Fare un regalo come dimostrazione di affetto.

3) Togliere i regali o i giocattoli preferiti ai bambini come punizione.

Secondo Marsha Richins, tra gli esperti che hanno condotto lo studio, queste tecniche sono pericolose in quanto i bambini che ricevono molte ricompense materiali dai genitori probabilmente continueranno a premiarsi con beni materiali quando saranno cresciuti, anche in età adulta. E ciò sarebbe problematico, a loro parere.

I bambini cresciuti ed educati con queste strategie finirebbero per credere che il successo nella vita venga definito dalla qualità e dal numero di beni materiali acquisiti e che il possesso di molti beni renda più attraenti. A parere degli esperti, un atteggiamento troppo materialistico mette le persone a rischio di problemi coniugali, dipendenza dal gioco, problemi finanziari e ridotto senso di benessere.

Ciò che conta è insegnare davvero ai bambini ad apprezzare il valore degli oggetti per ciò che sono (né una punizione né un surrogato dell’affetto) e spiegare loro l’importanza della gratitudine. Si tratta forse del modo migliore per sfidare le abitudini della società consumistica in cui viviamo.

L’approccio “less is more”, insomma, funzionerebbe anche con i bambini e aiuterebbe i genitori ad essere più presenti e a non considerare i regali per i figli come strategia ideale per sostituire l’affetto che per vari motivi non riescono a donare. Dunque, soprattutto in questo periodo dell’anno, mentre ci avviciniamo al Natale, i genitori dovrebbero considerare lo scambio dei doni come un momento in cui enfatizzare puramente gioia e gratitudine, senza secondi fini.

Marta Albè

Fonte foto: leavittome.co.za

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