Nati prematuri: ecco come un parto pretermine può influire sullo sviluppo del linguaggio

Il parto prematuro può influenzare in diverso modo lo sviluppo dei bambini. Un nuovo studio suggerisce che anche le future abilità linguistiche dei piccoli possano risentirne.

Il parto prematuro può influenzare in diverso modo lo sviluppo dei bambini. Un nuovo studio suggerisce che anche le future abilità linguistiche dei piccoli possano risentirne.

Secondo la ricerca, condotta da un team dell’Università dell’Illinois negli Stati Uniti e pubblicata su eNeuro, è probabile che i bambini pretermine sperimentino ritardi nello sviluppo della regione del cervello legata all’udito e alla comprensione del suono. Conseguenza di ciò sarebbe la possibile comparsa di disturbi della parola e del linguaggio all’età di 2 anni.

Per capire come matura la corteccia uditiva nell’ultimo trimestre di gestazione, i ricercatori hanno raccolto un serie di dati tra il 2007 e il 2010. I 90 neonati prematuri presi a campione nello studio erano stati sottoposti ad una risonanza magnetica (MRI) da una a quattro volte. Altri 15 bambini sono stati poi analizzati nei primi quattro giorni di vita per poter fare un confronto con i neonati prematuri.

Il team si è concentrato in particolare ad analizzare la corteccia uditiva primaria (che è la prima regione corticale a ricevere segnali uditivi dalle orecchie attraverso altre parti del cervello) ma anche la corteccia uditiva non primitiva, che svolge un ruolo più sofisticato nell’elaborazione degli stimoli.

L’analisi ha rivelato che entro 26 settimane di gestazione, la corteccia uditiva primaria si trovava in uno stadio di sviluppo molto più avanzato rispetto alla corteccia uditiva non primitiva.

Tra 26 e 40 settimane la corteccia uditiva non primitiva nei neonati maturava rapidamente, raggiungendo parzialmente la corteccia uditiva primaria. Entrambe le regioni apparivano meno sviluppate a 40 settimane nei neonati pretermine rispetto ai bambini a termine.

Il team ha anche trovato un’associazione tra lo sviluppo ritardato della corteccia uditiva non primitiva nell’infanzia e la presenza di ritardi nel linguaggio dei bambini all’età di 2 anni, suggerendo che le interruzioni che si verificano nello sviluppo di questa parte del cervello a causa di parto prematuro possano contribuire a sviluppare problemi di linguaggio.

Che i futuri neonati all’interno della pancia della mamma possano sentire era già noto. Come ha dichiarato Brian Monson a capo dello studio:

“Da questi tipi di studi, sappiamo che i feti nel terzo trimestre di gestazione stanno ascoltando, imparando e creando ricordi. È piuttosto straordinario che un sistema così immaturo abbia già la capacità di iniziare a distinguere e imparare”

Studi con ultrasuoni rivelano, per esempio, che a partire dalle 25 settimane in gestazione, i feti si muovono in risposta a suoni prodotti dall’esterno. Altre ricerche mostrano che i neonati preferiscono ascoltare i suoni, sia musica che parlato, a cui sono stati esposti nel grembo materno rispetto a suoni non familiari.

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Francesca Biagioli

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