La dolcissima poesia sulla femminilità scritta da una bambina di 8 anni

I bambini si sa appartengono a un’altra dimensione, quella in cui esistono solo le cose semplici, i sentimenti veri e un mondo fatto di piccole gioie quotidiane. Con le loro piccole avventure non smettono mai di stupirci e a volte capita che i loro pensieri siano più profondi di quelli degli adulti.

I bambini si sa appartengono a un’altra dimensione, quella in cui esistono solo le cose semplici, i sentimenti veri e un mondo fatto di piccole gioie quotidiane. Con le loro piccole avventure non smettono mai di stupirci e a volte capita che i loro pensieri siano più profondi di quelli degli adulti.

In questi giorni sul web sono tantissimi gli utenti che si sono lasciati coccolare dalla mente e dalla creatività di una bambina di 8 anni che ha scritto una poesia sulla femminilità. Prima di leggerla in tanti si sono chiesti perché abbia scelto un tema così complesso.

La maestra aveva semplicemente chiesto di scrivere un pensiero nel proprio quaderno, un compito in classe per dare sfogo all’immaginazione dei piccoli alunni, ma quando si è trovata davanti una poesia così profonda, è rimasta così sorpresa da pubblicarla su Facebook.

Nel post invitava tutti a prendersi qualche istante per leggere ciò che la sua alunna aveva scritto. L’immagine della poesia è stata poi rilanciata su Twitter dalla blogger Rich Pie, arrivando a oltre 64mila condivisioni.

I versi secondo molti non hanno niente da invidiare a quelli di una poetessa vera, tant’è che qualcuno ha già ribattezzo la bambina come la ‘Sylvia Plath della nuova generazione’,la poetessa americana famosa per i suoi racconti e i romanzi come “The Bell Jar” e “The Colossus and Other Poems, nonché premio Pulitzer.

Questa la poesia postata su Facebook dalla maestra:

poesia bambina

La poesia tradotta recita più o meno così:

La vera femminilità

Non sono dolce, sexy e neanche carina.

Sono musica, sono arte. Sono una storia.

Sono una campana di una chiesa che suona bene o male

Ero neonata. Sono una bambina e sarò una madre.

Non m’importa di essere considerata bella e non permetterò che sia questo a definirmi.

Sono una torta golosa, forte e consapevole. Non sarò mangiata.

Dopo la pubblicazione in tanti si sono chiesti se i versi fossero scritti davvero da una bambina ed è iniziata la caccia al piccolo genio. Perché da questi semplici frasii emerge un concetto molto lineare che sicuramente sarà sposato da molte donne: non ci dispiace essere belle, ma non possiamo essere prese in considerazione solo perché lo siamo.

È per questo motivo che pur essendo delle torte ricche, secondo la bambina, non saremo mangiate, la nostra è una continua evoluzione: eravamo neonate saremo mamme e daremo altra vita. Ma non saremo né troppo dolci, né troppo speziate: avremo in noi ogni cosa piacevole, senza il bisogno di dover scegliere.

Altre bellissime poesie:

Dominella Trunfio

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