La piccola Léna, 12 anni, dopo aver mangiato una pizza Buitoni in Francia è entrata in coma vegetativo. I genitori hanno però fatto sapere che è avvenuto "un miracolo", la bambina infatti si è svegliata, cammina, parla, mangia ma purtroppo, ha dei defici mentali
Continua a far parlare di sé lo scandalo della Buitoni in Francia che, tramite alcune pizze surgelate contaminate da Escherichia Coli, ha fatto ammalare decine di bambini. E proprio a seguito dell’infezione, che in certi casi può avere complicazioni gravi, due di loro sono morti. Leggi anche: Le pizze surgelate del marchio Nestlé Buitoni hanno fatto ammalare di Escherichia coli decine di bambini in Francia, è ufficiale
Arrivano però ora buone notizie riguardo ad una bambina vittima di intossicazione alimentare. Léna, 12 anni, dopo aver mangiato una pizza “Fraich’Up” di Buitoni, è finta in coma vegetativo. Vi avevamo parlato del suo caso in un precedente articolo:
Fortunatamente però la piccola si è svegliata e a dare la bella notizia sono stati i suoi genitori, intervenuti in un trasmissione radio di RMC.
“Per noi è un miracolo” hanno affermato, nonostante la bambina presenti dei deficit mentali e perdita di memoria. I genitori hanno ricordato infatti che, oltre ai 2 bambini deceduti, ci sono ancora 55 piccoli affetti da sindrome emolitico uremica.
Come ha dichiarato il padre di Léna ai microfoni di RMC:
Anche i medici, all’inizio, non pensavano che ne sarebbe uscita. Ci riteniamo molto felici di aver potuto riportarla con noi, così possiamo parlarle, anche se non sempre capisce tutto. Almeno abbiamo nostra figlia. Cammina, parla, mangia ancora. È tornata a casa ed è già un grande cosa.
La piccola, dopo il riveglio dal coma, fortunatamente ha ripreso molte delle sue funzionalità ma attualmente di giorno deve frequentare un centro di riabilitazione (mentre la sera può tornare a casa) proprio perché, come dicevamo, ha problemi mentali causati dall’infezione e, come ha spiegato il padre, ora:
La sua età mentale è compresa tra 8 e 10 anni, massimo.
Il presidente del gruppo Buitoni in Francia a metà luglio si è scusato con lui e le altre famiglie coinvolte, ben quattro mesi dopo l’inizio dello scandalo, promettendo un fondo di sostegno alle vittime di cui si avranno maggiori notizie a settembre. Ma alle famiglie, soprattutto a quelle che hanno perso i loro figli, queste scuse certamente non bastano e nessun rimborso economico potrà mai compensare la perdita dei loro bambini.
Speriamo che almeno Lèna possa recuperare del tutto e tornare quella che era prima di mangiare una semplice (ma maledetta) pizza.
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Fonte: RMC
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