Ecco 10 falsi miti da sfatare sui pidocchi per conoscere meglio questi ospiti indesiderati e imparare a debellarli senza stress.
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Pidocchi, sfata questi falsi miti per imparare a trattare meglio la pediculosi e riuscire a debellare questi sgraditisissimi parassiti
La scuola è ormai ben avviata e sicuramente tanti genitori hanno già ricevuto l’avviso di avvistamento di pidocchi . In pochi fortunati non hanno mai avuto a che fare con questi minuscoli parassiti che amano vivere tra i capelli e nutrirsi del sangue del nostro cuoio capelluto.
Se noti che tuo figlio o tua figlia si gratta continuamente la testa e sembra esserne infastidito, puoi iniziare a sospettare. Tuttavia, i pidocchi non sono facilmente visibili ad occhio nudo. Il modo migliore per vedere pidocchi e lendini (le uova che depositano sui capelli) è bagnare i capelli e passare il pettinino apposito: un pettine a denti molto stretti, possibilmente di acciaio, capace di staccare uova e pidocchi.
La prima volta che si scopre di avere i figli infestati dai pidocchi, lo shock e il panico sono del tutto normali. Ed è vero che fa impressione sapere che piccoli animaletti vivono, si nutrono e si moltiplicano nella nostra testa. Per non parlare del disagio e della vergogna. Ma niente panico! Con un po’ di pazienza e con le giuste armi i pidocchi si possono debellare e si possono prevenire ulteriori attacchi.
È importante, però, conoscere bene il nemico e soprattutto non farsi impressionare da miti infondati. Le false credenze rischiano di generare ansia e vergogna e di condurre a comportamenti discriminanti.
Chi ha capelli sporchi prende i pidocchi
Il primo falso mito riguarda la pulizia. Molti credono che solo chi vive in scarse condizioni igieniche sia portatore dei pidocchi. Questo però è solo un luogo comune. I pidocchi infatti non fanno distinzione tra capelli puliti e capelli sporchi. Anzi: capelli troppo unti possono risultare inospitali perché rendono difficile l’attaccamento. Quindi se si è affetti da questa piaga non bisogna né sentirsi sporchi né incolpare potenziali contagianti. I pidocchi non fanno distinzione di classe e si trasferiscono laddove ci sia una bella chioma in mezzo a cui vivere e moltiplicarsi.
I pidocchi saltano
I pidocchi non sono capaci di saltare, né di volare. Si muovono lentamente strisciando sulle loro 6 zampette. Possono trasferirsi da una testa all’altra grazie ad un contatto stretto. Non sono come le pulci, per cui non basta trovarsi nella stessa stanza o parlare con qualcuno per prenderli. Però, possono rimanere attaccati ad un capo di abbigliamento, come ad un cappello o ad una sciarpa. Oppure, dormendo nello stesso letto, potrebbero rimanere scivolare sui cuscini. Per cui, come prevenzione è meglio evitare di scambiarsi accessori personali per capelli. E se si viene a sapere che qualcuno della casa ha preso i pidocchi conviene evitare di condividere il letto, vestiti e asciugamani.
I pidocchi portano malattie e virus
Per fortuna, anche se terribilmente fastidiosi, i pidocchi non veicolano malattie e virus. I loro morsi causano degli arrossamenti, provocano fastidio e prurito. Però non ci sono altri effetti secondari. Quindi, almeno da questo punto di vista, sono insetti innocui.
Cani e gatti possono passarti i pidocchi
Non è vero. Cani e gatti hanno altri parassiti che possono attaccare anche le persone, come le pulci e le zecche, ma non i pidocchi. Esistono i pidocchi dei cani e dei gatti, ma sono diversi da quelli che attaccano gli umani. Quindi, se è vero che bisogna assicurarsi che il cane sia pulito e privo di parassiti, non bisogna temerlo in quanto a pidocchi!
I pidocchi si contagiano in piscina
I pidocchi non si contagiano in piscina perché sanno sopravvivere alle abbondanti quantità di acqua. Ed è per questo che non basta uno shampoo per debellarli. Infatti, riescono ad attaccarsi molto bene ai capelli e ad andare in apnea per molto tempo. Quindi non temete! Andare a nuoto non sarà pericoloso né per voi né per i vostri figli.
I pidocchi si prendono solo a scuola
È vero che nelle scuole è più facile che ci sia una propagazione di massa dei pidocchi: questo avviene perché i bambini piccoli giocano sempre tenendo le teste molto vicine. Va da sé che i pidocchi si possono prendere ovunque ci sia un contatto ravvicinato con i capelli di altri: ad un pigiama party, facendo sport o in campeggio.
I pidocchi sopravvivono per settimane sulle superfici
Anche questo è un falso mito. I pidocchi infatti hanno bisogno del sangue dell’uomo per sopravvivere. Sulle superfici o sui tessuti possono resistere al massimo per 2 o 3 giorni. Tuttavia, se scopriamo di avere i pidocchi si consiglia di cambiare la biancheria e di lavarla ad alta temperatura. Dopodiché sarà bene stenderla a lungo al sole.
Con il trattamento muoiono tutti i pidocchi
I pidocchi, come tanti altri parassiti, hanno imparato a resistere ai trattamenti chimici. Negli ultimi anni gli studi hanno dimostrato che sono avvenute delle mutazioni genetiche che permettono loro di essere più resistenti. Inoltre, spesso le lendini sopravvivono al trattamento chimico. Per cui dopo il trattamento è opportuno passare la pettinella anti-pidocchi. E dopo tre giorni ripetere il controllo.
Il trattamento chimico è l’unica arma
Non appena si scopre di avere i pidocchi si pensa subito ad andare in farmacia a comprare un pesticida potente e letale per questi odiosi parassiti. Eppure questi prodotti, oltre a non essere sempre efficaci al 100% possono essere nocivi, specialmente per i bambini piccoli. Per questo motivo è sempre meglio leggere bene le istruzioni. Ma è interessante sapere che esistono anche altri metodi che non prevedono l’uso dei prodotti chimici. Ci sono infatti gli oli essenziali, ma anche questi non sempre innocui; il pettine elettrico, capace di individuare pidocchi e lendini e di stecchirli con una leggera scossa (efficace al 95%). In Italia e all’estero ci sono ormai molti centri anti pediculosi che offrono trattamenti che utilizzano l’effetto essicazione oppure l’aspirazione. In entrambi i metodi, dopo il trattamento, i capelli vengono pettinati a lungo con la pettinella per togliere ogni potenziale superstite.
L’allontanamento da scuola è imprescindibile
Falso. Molte scuole adottano la politica “zero lendini”. Ossia, se in seguito ad un controllo si scopre che alcuni bambini hanno pidocchi e lendini, vengono allontanati dalla scuola e fatti rientrare solo in seguito all’eliminazione totale delle uova.
Tenere i bambini con le lendini (o pidocchi) fuori dalla scuola non porta alcun vantaggio e l’American Academy of Pediatrics (AAP) ha proclamato che “le politiche anti lendini sono ingiuste e dovrebbero essere abbandonate“. Questa politica infatti non si è rivelata efficace. Le lendini infatti non si muovono e inoltre possono essere scambiate con la forfora. Questo protocollo può produrre un innecessario stigma su chi viene allontanato, per non parlare degli effetti negativi dell’assenza dalle lezioni.
Sarebbe di gran lunga più efficace una presa di coscienza generale sull’importanza della prevenzione, attraverso l’uso di repellenti, possibilmente naturali e l’uso frequente della pettinella anche senza l’avviso dell’infestazione.
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