Giacche per bambini tossiche: più della metà di quelle testate contengono Pfas

Uno studio, condotto da 15 organizzazioni di protezione ambientale, rivela che il 63% delle giacche outdoor per bambini è contaminato da Pfas, sostanze dannose per l'ambiente e la salute

Un recente studio, condotto dall’Associazione tedesca per la protezione dell’ambiente e della natura (BUND), insieme ad altre 14 organizzazioni ambientaliste, ha rivelato una situazione preoccupante che riguarda ancora una volta la contaminazione da Pfas.

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Queste sostanze, inquinanti eterni, ormai onnipresenti nell’ambiente (oltre che nelle nostre case) si trovano anche “nascoste” in molte giacche per i bambini, parliamo in particolare di quelle da esterno, utilizzate comunemente per proteggerli dalle intemperie.

L’abbigliamento outdoor per i più piccoli deve ovviamente garantire funzionalità come resistenza al vento e alla pioggia e, proprio per questo, spesso i produttori impiegano sostanze come i Pfas (sostanze per- e polifluorurate alchiliche) per rendere più facilmente resistenti e “tecniche” le giacche.

Lo studio è stato condotto su 56 giacche outdoor per bambini, provenienti da diversi Paesi del mondo (l’Italia in questo caso non è stata presa a campione) e i risultati sono stati tanto sorprendenti quanto allarmanti: il 63% delle giacche testate risultava contaminato da Pfas, con il 29% che superava i limiti consentiti dall’Unione Europea.

In particolare è stato il Pfoa, una delle sostanze Pfas più tossiche, ad essere rilevato nella maggioranza dei casi, nonostante il suo divieto nell’Ue a partire dal 2020.

Il fatto che 21 delle giacche testate fossero prive di Pfas dimostra che già esistono alternative sicure sul mercato, prodotti che offrono protezione dagli agenti atmosferici senza compromettere la salute dei più piccoli.

Secondo lo studio, per i prodotti esaminati provenienti dall’Europa è stato particolarmente evidente che molte giacche per bambini contaminate erano state acquistate soprattutto nell’Europa dell’Est. Secondo l’Environmental Protection Association, le giacche outdoor provenienti dall’Europa centrale e dalla Scandinavia, dove i prodotti sostenibili sono più richiesti, erano in gran parte prive di Pfas.

In questo contesto, le marche non sono per noi un punto cruciale, poiché si tratta di prodotti acquistati all’estero. Lo studio ci fornisce comunque un’indicazione generale sulla diffusione dei Pfas nel settore delle giacche per bambini e rende evidente, ancora una volta, l’urgenza di intervenire su questi contaminanti.

Tali sostanze rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute umana, e la loro presenza diffusa nei prodotti di uso quotidiano richiede azioni concrete. Le associazioni che hanno condotto il test sostengono l’adozione di divieti globali sui Pfas e la promozione di leggi sulla catena di approvvigionamento che garantiscano la sicurezza dei prodotti destinati ai bambini (e non solo).

Attualmente, sono in corso valutazioni riguardo a proposte di divieto dei Pfas a livello comunitario da parte di comitati dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche ECHA. Tuttavia, i risultati di tali valutazioni non saranno disponibili prima del 2025.

Nel frattempo, è necessario che i consumatori siano consapevoli della problematica e scelgano prodotti il più possibile privi di Pfas (anche se non è sempre così semplice scoprirlo).

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Fonte: IPEN

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