Parchi inclusivi: da Roma a Rimini giochi per tutti, senza barriere

Giocare è un sacrosanto diritto di tutti i bambini. E non lo diciamo (solo) noi: lo sancisce sin dal 1989 la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia. Eppure, nella vita quotidiana accade fin troppo spesso che parchi e aree gioco non siano adeguatamente attrezzati o siano caratterizzati da barriere architettoniche che li rendono di fatto inaccessibili ai bambini affetti da disabilità. Qualcosa però sta cambiando, grazie alla nascita dei cosiddetti “parchi inclusivi”: luoghi in cui tutti i bimbi, a prescindere dalle loro abilità, possono giocare e divertirsi.

Giocare è un sacrosanto diritto di tutti i bambini. E non lo diciamo (solo) noi: lo sancisce sin dal 1989 la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia. Eppure, nella vita quotidiana accade fin troppo spesso che parchi e aree gioco non siano adeguatamente attrezzati o siano caratterizzati da barriere architettoniche che li rendono di fatto inaccessibili ai bambini affetti da disabilità. Qualcosa però sta cambiando, grazie alla nascita dei cosiddetti “parchi inclusivi”: luoghi in cui tutti i bimbi, a prescindere dalle loro abilità, possono giocare e divertirsi.

I parchi inclusivi sono contraddistinti da accorgimenti che li rendono accessibili e sicuri per tutti i bambini, come rampe di accesso, passamano, protezioni laterali, giostrine accessibili anche alle carrozzine, altalene a forma di cesta, giochi sensoriali, percorsi tattili, sabbiere rialzate e così via.
In Italia i parchi di questo tipo sono ancora troppo pochi, anche se, rispetto a qualche anno fa, c’è una maggiore attenzione al tema, tanto che in diverse aree gioco “tradizionali” della Penisola hanno fatto la loro comparsa altalene, giostrine e strutture pensate per i bambini disabili (potete trovarne un elenco piuttosto aggiornato sul blog Parchi per tutti).

Per quanto riguarda le aree inclusive vere e proprie, caratterizzate non dalla presenza di uno o due attrezzi, ma da un impianto complessivo più organico, lo scorso fine settimana ne sono state inaugurate ben 2, una a Rimini e l’altra a Torresina, nel XIV Municipio di Roma: due realtà distanti dal punto di vista geografico, ma accomunate dal desiderio di offrire a tutti i bambini, senza distinzioni, uno spazio di gioco, di libertà e di divertimento.

“Tutti a bordo!”, l’area ludica appena inaugurata a Rimini, si trova all’interno del parco Federico Fellini ed è caratterizzata da diverse soluzioni che permettono ai bambini, siano essi disabili o normodotati, di vivere un’esperienza di gioco spensierata: tra gli attrezzi installati, troviamo altalene a sedile accessibile, altalene a nido, pannelli sensoriali, una mappa tattile, una struttura a barca e un originale scivolo a forma di serpente marino, dotato di rampa.

Il Parco giochi inclusivo di Torresina, a Roma, è stato inaugurato sabato scorso e sarà aperto tutti i giorni grazie all’impegno gratuito dei volontari del locale Comitato di Quartiere. L’area gioco, accessibile a tutti, con le sue altalene, le sue strutture e i suoi giochi a molla, è nata grazie alla volontà e alla caparbietà di una mamma-architetto, che ha firmato il progetto.

Torresina parco inclusivo 00

Queste due recentissime esperienze vanno ad aggiungersi ad altre realtà già presenti da qualche tempo sul territorio italiano, come l’area ludica “Giochiamo Tutti” del Parco Formentano, a Milano, creata nel 2012 e dotata di pannelli sensoriali, strutture accessibili, giochi di colori e percorsi tattili, in modo da potersi adattare alle esigenze di tutti i bambini.

parco formentano 00

Altre aree ludiche inclusive sono il parco “Liberi tutti” di Lissone (MB), quelle di Fontaniva e di Palù di Conselve, vicino Padova, e l’area giochi del Porto Antico di Genova, con le sue strutture dotate di rampe, le mappe tattili o le altalene a sedile accessibile.

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Photo Credits

Si tratta di realtà preziose, nate nella maggior parte dei casi dall’iniziativa di genitori e privati cittadini, ma che, si spera, faranno da apripista: l’obiettivo è che, in un futuro non troppo lontano, tutti i bambini, senza alcuna distinzione, possano vedere riconosciuto il loro diritto, basilare e inalienabile, al gioco e alla spensieratezza.

E voi? Conoscete qualche altro parco inclusivo? Segnalatecelo nei commenti!

Lisa Vagnozzi
Photo Credits Cover

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