L'Ue ha fatto scadere i termini per rispondere alla richiesta della Francia (e di numerose Ong europee) di vietare alcune sostanze tossiche nei pannolini usa e getta per bambini. Un'occasione persa per tutelare la salute dei più piccoli
Vi abbiamo parlato più volte di test effettuati sui pannolini per neonati e bambini che in alcuni casi hanno evidenziato al loro interno la presenza di sostanze tossiche potenzialmente pericolose per i più piccoli, esposti quotidianamente e spesso per lunghi periodi.
Questo tema è particolarmente “caldo” in Francia e proprio da questo Paese era partita la richiesta di regolamentare in maniera più stringente, o meglio vietare del tutto, la presenza di alcune di queste sostanze nei pannolini. L’Ue, però, sembra aver perso l’occasione per tutelare la sicurezza dei più piccoli.
A denunciare la cosa sono 21 Ong europee, tra cui l’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB) e Heal, che si sono unite insieme all’appello della Francia, con l’obiettivo di “convincere” l’Europa a limitare fortemente l’uso di alcune sostanze, stabilendo nuove regole per i produttori. Ma i tempi per presentare una proposta in merito sono ormai scaduti e la delusione è molta.
In pratica, i pannolini continueranno a contenere in alcuni casi sostanze chimiche potenzialmente pericolose ma la denuncia di associazioni come Eeb è molto grave e le stime sono preoccupanti. Secondo i dati in possesso delle associazioni, il 90% dei bambini europei è stato esposto negli ultimi anni a sostanze chimiche pericolose proprio attraverso i pannolini, aumentando il rischio di sviluppare “malattie potenzialmente molto gravi” nel corso del tempo.
Come dicevamo, il tema è molto sentito in Francia dove l’Anses ha analizzato i pannolini più noti e venduti nel Paese sia nel 2019 che nel 2020, trovando nel primo test ben 38 sostanze chimiche “a rischio molto grave”, tra cui la formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici di vario genere e altri ingredienti potenzialmente cancerogeni oltre che allergeni. Nel 2020, per fortuna, la situazione era molto migliorata ma la formaldeide ancora si trovava in alcune marche di pannolini e – in assenza di una legge “forte” – nulla vieta i produttori, una volta calata l’attenzione sul tema, di reinserire nuovamente altre sostanze potenzialmente pericolose.
Da qui l’appello all’Ue di regolamentare più duramente la presenza di sostanze chimiche tossiche nei pannolini che però, putroppo, non è stato ascoltato e ciò ovviamente ha fatto indignare in primis chi si è battuto per ottenere un risultato decisamente diverso, che ora sembra sfumato.
L’Ue infatti ha lasciato scadere i termini. Come si legge sul sito dell’Eeb::
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche riconosce potenziali rischi, ha affermato che le sostanze chimiche non dovrebbero essere presenti, ma afferma che i francesi non hanno dimostrato adeguatamente il rischio per i bambini. Questa posizione è viziata, affermano le ONG. Ieri la Commissione europea ha mancato un termine legale per rispondere alla proposta francese, bloccando le tutele dei consumatori per mesi o anni.
La vicedirettrice per i prodotti chimici di Eeb Dolores Romano ha dichiarato:
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, neonati e bambini incredibilmente sensibili possono essere esposti ad alcune delle sostanze più tossiche del pianeta. Incredibilmente, questa situazione è perfettamente legale. La pressione francese ha costretto i produttori a ripulire la filiera, dimostrando che è perfettamente possibile. Ma non appena gli ispettori se ne saranno andati, il problema potrebbe ripresentarsi. Ecco perché è necessaria una legge. La Commissione si è recentemente impegnata a proteggere i bambini dai rischi chimici. Dovrebbe prendere sul serio questa minaccia ai pannolini, smettere di perdere tempo ed eliminare i pannolini tossici.
Dalla loro parte ci sono diversi parlamentari europei come Maria Arena, Membro della commissione per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare che ha dichiarato:
Ogni giorno, i genitori rischiano di esporre i loro neonati a sostanze chimiche tossiche semplicemente cambiando i pannolini. Non dovrebbe spettare ai genitori sapere se i pannolini che stanno usando possono essere tossici o meno. Gli effetti dannosi di queste sostanze sono ben noti, semplicemente non dovrebbero essere ammessi in nessun prodotto per l’infanzia. L’UE deve intensificare e vietare tali sostanze nei pannolini e garantire un ambiente privo di sostanze tossiche per tutti.
Mentre Tilly Metz, della stessa commissione del parlamente Ue, sostiene che:
C’è un accumulo di prove che documentano come le sostanze chimiche influiscano sullo sviluppo dei bambini. Perché l’UE è così lenta e riluttante ad agire per proteggerli? Esorto la Commissione a rimediare urgentemente a questo problema e a fissare standard UE elevati per pannolini monouso più sani.
Ci auguriamo che il “pressing” sull’Europa da parte di associazioni, cittadini oltre che dai membri “più sensibili” della Commissione continui e si ottenga al più presto il risultato che tutti speriamo per tutelare al meglio i più piccoli.
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Fonte: Eeb
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