A Milano il carnevale inizia quando in tutto il resto di Italia finisce. Quest’anno si è attrezzata per festeggiarlo al meglio anche la terapia intensiva neonatale dell'ospedale Niguarda che ha fornito ai suoi piccoli pazienti il costume che più gli s'addice: quello di supereroi!
A Milano il carnevale inizia quando in tutto il resto di Italia finisce. Quest’anno si è attrezzata per festeggiarlo al meglio anche la terapia intensiva neonatale dell’ospedale Niguarda che ha fornito ai suoi piccoli pazienti il costume che più gli s’addice: quello di supereroi!
I più famosi supereroi sono presenti nella Tin del Niguarda. Si tratta di un microscopico Superman ma anche di Batman, Capitan America e Wonder Woman.
Un pizzico di fortuna porterà invece la coccinella accompagnata da un’ape, insetto di cui abbiamo tanto bisogno per rendere il mondo un posto più bello.
In questo caso a mascherarsi in occasione del Carnevale Ambrosiano (il cui culmine è sabato 9 marzo) non saranno medici o infermieri ma i piccoli pazienti della terapia intensiva neonatale del noto ospedale milanese che ci ricordano che si può festeggiare anche se le condizioni sono difficili.
L’idea è venuta ad Elena Signorini, ex infermiera del reparto, oggi insegnante e addetta a gestire il lato social dell’associazione Amici della neonatologia dell’ospedale Niguarda (Neo). Mentre a Natale per rendere più allegro il reparto vengono addobbate le culle e messi cappellini rossi ai piccoli, in occasione del Carnevale Ambrosiano si è pensato di realizzare dei costumi prendendo spunto da un’iniziativa simile che c’è stata negli Usa.
Grazie al lavoro di un’artigiana dell’infanzia, Silvia Renon, sono stati realizzati degli speciali e piccolissimi costumi di carnevale. Si tratta di copertine di un feltro adatto alla terapia intensiva, cucite a mano in diversi modelli. Queste saranno poi donate ai genitori e rimarranno come ricordo di un periodo tanto bello quanto difficile della loro vita e di quella dei piccoli.
Quella del Niguarda è una Tin d’eccezione. Vi sono 7 letti di terapia intensiva e 20 di subintensiva che accolgono ogni anno circa 350 neonati prematuri o nati con diverse patologie. Non arrivano solo da Milano e dalla regione Lombardia ma anche da fuori grazie ad un servizio di trasporto d’emergenza neonatale.
I risultati che si ottengono in questo ospedale sono ottimi: tra il 2006 e il 2017 sono stati curati 601 prematuri che alla nascita avevano un peso inferiore al kg e mezzo garantendogli un tasso di sopravvivenza del 90,9% (nel 67,2% dei casi senza alcun tipo di disabilità).
Tra l’altro si tratta di una terapia intensiva in cui i genitori possono stare a contatto con i propri piccoli 24 ore su 24, anche pelle a pelle persino quando sono intubati. La Tin del Niguarda ha poi pareti in cui sono raffigurate le 4 stagioni, un affresco simbolico ma anche utile a rendere l’ambiente più piacevole per chi lì deve assistere e curare i piccoli.
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Francesca Biagioli