I ragazzi che crescono a contatto con la natura sono meno aggressivi

Il contatto con la natura è un rimedio contro l’aggressività nei bambini e negli adolescenti: lo afferma uno studio appena pubblicato negli Stati Uniti, che ci offre un motivo in più per chiedere a chi si occupa di pianificare e gestire le aree urbane di puntare di più sulla qualità e sulla quantità del verde pubblico.

Il contatto con la natura è un rimedio contro l’aggressività nei bambini e negli adolescenti: lo afferma uno studio appena pubblicato negli Stati Uniti, che ci offre un motivo in più per chiedere a chi si occupa di pianificare e gestire le aree urbane di puntare di più sulla qualità e sulla quantità del verde pubblico.

A chi non è capitato di vivere un momento di tristezza o di nervosismo e di calmarsi con una bella passeggiata tra gli alberi? Oppure di essere a corto di idee e di aver trovato l’ispirazione giusta proprio camminando nel verde di un parco?

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Il potere rilassante e calmante del contatto con la natura è qualcosa che chiunque ha sperimentato, almeno una volta nella vita. Ma c’è di più: vivere vicino ad un parco o ad un bosco ha anche una notevole influenza sul temperamento: secondo uno studio condotto dai ricercatori della University of Southern California, infatti, gli adolescenti che crescono in città, ma comunque in prossimità di un’area verde, hanno meno probabilità di essere aggressivi rispetto ai coetanei che non godono di questo “privilegio”.

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Lo studio in questione si intitotala Environmental Determinants of Aggression in Adolescents: Role of Urban Neighborhood Greenspace ed è stato appena pubblicato dal Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psichiatry.

I ricercatori hanno condotto un esperimento piuttosto ampio, seguendo per diversi anni, dal 2000 al 2012, 1.287 bambini e adolescenti di età compresa tra i 9 e i 18 anni, provenienti da 640 famiglie dell’area di Los Angeles, sia maschi che femmine e appartenenti a diversi gruppi etnici e socio-economici. I genitori sono stati chiamati a compilare più volte ogni anno una lista dei comportamenti dei loro figli, mentre la quantità di spazio verde e di vegetazione presenti nel quartiere di residenza (nel raggio di 1 km dalle loro case) è stata valutata utilizzando immagini satellitari.

Le conclusioni dell’esperimento sono abbastanza significative, in quanto rivelano l’influenza del contatto con la natura nel favorire la maturità comportamentale dei più giovani, rendendoli meno aggressivi.

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“La presenza di uno spazio verde nel raggio di 1.000 metri dal luogo di residenza è stato associato ad una riduzione dei comportamenti aggressivi, sia per le esposizioni di breve periodo (da 1 a 6 mesi) che per quelle di lungo periodo (da 1 a 3 anni).” – si legge in proposito nello studio – “Il beneficio di un aumento della vegetazione rispetto a quanto si vede comunemente negli ambienti urbani corrisponde a 2-2,5 anni di maturazione comportamentale. I fattori socio-demografici (come età, sesso, razza/etnia e condizione socio-economica) e la qualità quartiere non smentiscono né modificano queste associazioni.”

Secondo lo studio, insomma, la prossimità di uno spazio verde, sia esso un parco, un bosco o un’area giochi, aiuta a prevenire i comportamenti aggressivi nei bambini e negli adolescenti che crescono in ambienti urbani, esercitando un’influenza maggiore rispetto a fattori quali il sesso, l’appartenenza sociale o la condizione economica. Un precedente studio aveva anche dimostrato che parchi e alberi nei nostri quartieri, se ben mantenuti, possono abbassare i tassi di alcuni tipi di reati, come l’aggressione aggravata, la rapina e il furto con scasso, abbassando i livelli di criminalità.

Se pensiamo agli innumerevoli episodi di violenza e bullismo che troppo spesso coinvolgono giovani e giovanissimi, non possiamo non augurarci che ogni bimbo, crescendo, possa vedersi riconoscere il diritto a vivere vicino ad un bel parco verde: uno spazio pulito e protetto in cui correre, saltare e dare libero sfogo alle proprie energie. Sarebbe un beneficio per tutti.

Lisa Vagnozzi

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