I genitori che ritardano - almeno quattro volte in un mese - quando accompagnano o vanno a prendere i loro figli negli asili nido di Como rischiano una multa di 50 euro. Scoppia la polemica e sulla rete gli utenti si dividono
Quante volte, a causa del traffico o di un previsto, vi sarà capitato di non essere riusciti ad accompagnare i vostri figli in orario all’asilo? Probabilmente almeno più di una. Ebbene, un “errore” del genere potrà costare davvero caro ai genitori che vivono a Como. Lo scorso lunedì, infatti, la Commissione 3 della città lombarda ha approvato una serie di modifiche che riguardano i servizi destinati alla prima infanzia.
Fra queste ce n’è una che ha sollevato un gran polverone: l’introduzione di una multa per le mamme e i papà che ritardano quando portano o vanno a prendere i loro bambini agli asili nido. Come anticipato dal quotidiano locale La Provincia, la sanzione da 50 euro sarà applicata in caso di quattro ritardi (anche non consecutivi) avvenuti nell’arco di un mese, sia in entrata che in uscita.
Non si è fatta attendere la reazione dei cittadini, ma anche di diversi esponenti politici, alcuni di quali sono già pronti a presentare un ricorso nei confronti del provvedimento deve essere approvato dal consiglio comunale.
Sulla questione è intervenuta su Facebook la consigliera comunale Barbara Minghetti, lanciando una domdanda provocatoria: “Chi multa gli amministratori che non risolvono i problemi di traffico che creano ritardo ai genitori?”
Post muto Anzi Chi multa gli amministratori che non risolvono i problemi di traffico che creano ritardo ai genitori? La Provincia di Como
Posted by Barbara Minghetti – consigliera comunale per Como on Monday, March 13, 2023
Un quesito del tutto lecito, visto che la città deve fare i conti con numerosi disagi legati alla viabilità stradale, specialmente nelle ore di punta e quando il passaggio a livello del centro della città resta bloccato la mattina per diversi minuti.
Tuttavia, non mancano i commenti di sostegno da parte di quei genitori convinti che si tratti di una misura educativa nei confronti degli adulti, oltre che dei più piccoli e che sia una questione di rispetto anche nei confronti di insegnanti e operatori delle scuole, spesso costretti a fermarsi oltre il loro orario lavorativo.
Sono d’accordo. Ci sono delle regole e vanno seguite. – commenta sui social qualcuno – La scuola non è un albergo, né un parcheggio.
Svegliatevi prima e svegliate prima i vostri figli. – gli fa eco un altro utente – Imparate ad organizzarvi con i tempi.
Che ne pensate? Anche voi avreste già preso più di una multa?
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Fonte: Barbara Minghetti
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