Anoushka, nata prematura, a 14 anni ha deciso di aiutare i bambini che stanno vivendo la sua stessa esperienza donando mini-librerie ai reparti neonatali
Anoushka Talwar è nata con largo anticipo: è arrivata al mondo a sole 27 settimane. Ora, diventata ragazza, ha deciso di mettersi in qualche modo al servizio delle famiglie che hanno figli prematuri. Come? Raccogliendo libri e realizzando delle mini-librerie così che i genitori possano comunicare, anche attraverso la lettura, con i propri bambini.
Anoushka oggi ha 14 anni e non ha avuto alcuna conseguenza dalla sua nascita prematura. Racconta però molto bene alcuni particolari della sua storia e di quella di suo fratello, nato anch’esso prematuro. Come ha raccontato all’Atlanta Journal Constitution:
“Mio padre mi raccontava che leggeva a me e mio fratello all’ospedale ogni singolo giorno e come è stato benefico per il cervello dei bambini e come è stato un buon modo per creare un legame con noi dentro l’incubatrice”
Ora, attraverso un nuovo progetto, vuole dare ad altri bambini prematuri la possibilità di superare al meglio questa prima sfida difficile che si presenta nella loro vita.
Come è noto, i bambini prematuri devono rimanere nelle loro incubatrici in un’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale. Per aiutarli Anoushka ha deciso di recarsi nel suo quartiere di Atlanta, chiedendo donazioni di libri in particolare per la terapia intensiva neonatale del Children’s Healthcare di Atlanta e dell’Emory Johns Creek Hospital. In queste strutture è altamente raccomandato che i genitori parlino, cantino o leggano ad alta voce ai propri figli.
L’obiettivo della ragazza era quello di assicurarsi che questi ospedali avessero a disposizione un sufficiente numero di libri per bambini, l’obiettivo era di raccoglierne circa 100. Ma il tutto ha superato le aspettative. Andando porta a porta nel suo quartiere, facendo appelli nelle scuole della zona e allestendo scatole di donazione presso le imprese locali, Anoushka è riuscita a raccogliere 450 libri.
La ragazza ha realizzato delle apposite scatole per contenerli a mo’ di piccole biblioteche a portata dei genitori che ne hanno bisogno. Il suo progetto le è valso un Silver Award, il secondo più alto riconoscimento delle Girl Scout di Atlanta di cui fa parte.
Come ha raccontato Anoushka:
“Ad ogni porta e casa in cui andavo, spiegavo quale fosse il mio progetto. I genitori non possono avere alcun contatto fisico con i loro bambini prematuri. Tutto ciò che possono fare è cantare, leggere e parlare con loro ”.
Oggi, le due mini-biblioteche delle unità di terapia intensiva neonatale del CHOA e Emory Johns Creek sono fornite di 300 libri per bambini con copertina rigida (gli ospedali hanno richiesto i libri con copertina rigida perché sono più facili da pulire). Il resto dei libri che sono stati raccolti – per lo più libri tascabili – sono a disposizione dei genitori dei prematuri che possono portarli a casa.
Christine Wollenhaup, direttore per i servizi per le donne dell’Emory Johns Creek, afferma che i libri raccolti da Anoushka “aiuteranno i genitori ad abituarsi a parlare con i loro bambini”. E questo è un primo passo importante per il loro sviluppo:
“I bambini che ricevono parole amorevoli raddoppiano il vocabolario rispetto agli altri quando hanno raggiunto i cinque anni ” ha dichiarato l’esperta.
Fonte: Atlanta Journal Constitution
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