La flora batterica intestinale o microbiota, è fondamentale per la salute dell'organismo, anche nei neonati. Una ricerca ha messo in evidenza alcuni fattori che potrebbero dimunuirne la varietà
Parto cesareo, latte formulato e antibiotici riducono la biodiversità della flora batterica intestinale dei neonati
Come è ormai noto, l’intestino è popolato dalla flora batterica conosciuta anche come microbiota. L’equilibrio di questi microrganismi è fondamentale per la nostra salute. Un recente studio ha scoperto come alcuni fattori come il taglio cesareo, l’utilizzo di latte artificiale e gli antibiotici riducano la biodiversità del microbiota intestinale nel primo anno di vita con un maggior rischio di sviluppare alcune problematiche.
Ad arrivare a questa conclusione è stato un team di ricerca canadese che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Frontiers in Pediatrics. Lo studio è stato realizzato prendendo a campione 166 neonati tutti nati a termine ma alcuni con parto naturale altri con taglio cesareo.
I neonati coinvolti e seguiti per tutto il primo anno di vita sono stati divisi in più gruppi a seconda del modo in cui erano nati (parto naturale o cesareo), del tipo di nutrizione (allattamento al seno o latte formulato) e se fossero stati utilizzati antibiotici o meno durante la gravidanza della mamma o direttamente somministrati al neonato nei primi 3 mesi di vita.
Per valutare la situazione della flora batterica intestinale sono stati raccolti campioni fecali a 3 mesi e a 1 anno grazie ai quali è stato possibile analizzare i cambiamenti nel microbiota dei piccoli.
Si è visto così che la composizione della flora intestinale per tutto il primo anno di vita è particolarmente influenzata da alcune situazioni e fattori esterni. Sarebbero in particolare il parto cesareo, l’esposizione agli antibiotici e l’uso di latte formulato a ritardare la maturazione di alcune specie di batteri buoni che si trovano all’interno dell’intestino.
Nello specifico i bambini nati da cesareo o che hanno assunto direttamente o indirettamente antibiotici avevano un decremento di Proteobacteria rallentato a 3 mesi rispetto agli altri bambini. Nutrizione artificiale e antibiotici influenzano anche il genere Enterobacteriaceae.
I bambini nati con parto naturale, allattati al seno e che non sono stati esposti ad antibiotici mostrano un incremento di specie come Vellonella, Roseburia e Fusobacterium.
Ma questi dati (che sono solo una parte del copioso studio), difficili da interpretare, cosa significano concretamente? Un maggior rischio futuro per i bambini nati da cesareo, allattati artificialmente o esposti ad antibiotici, di sviluppare disturbi metabolici e immunitari ma soprattutto di trovarsi alle prese con intolleranze e allergie alimentari o problemi di obesità.
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È evidente che questa ricerca va approfondita, c’è da considerare infatti che il campione analizzato è troppo piccolo e localizzato in una ristretta area geografica per poter essere davvero esaustivo. C’è bisogno dunque di altri approfondimenti per capire meglio come si forma e modifica il microbiota intestinale nel primo anno di vita e quali fattori sono in grado di influenzarlo positivamente o negativamente.
Francesca Biagioli