A Milano nelle scuole primarie la frutta fresca e di stagione verrà servita durante l’intervallo di metà mattinata e non più dopo il pranzo.
Merenda a scuola: contro merendine di dubbia genuinità a Milano arriva la frutta. È il progetto sperimentale avviato già un anno fa da Milano Ristorazione in una decina di istituti e che ora diventerà una buona pratica in tutte le scuole primarie cittadine.
Così da ottobre la frutta fresca e di stagione verrà servita durante l’intervallo di metà mattinata e non più dopo il pranzo. Interessati sono i 46mila bambini di tutte le scuole primarie della città meneghina, che avranno in questo modo la possibilità di imparare a nutrirsi di cibi salutari.
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“Frutta a metà mattina è molto più che uno slogan, è un modello virtuoso, un caposaldo dell’educazione alimentare – afferma Gabriella Iacono, Amministratore Unico di Milano Ristorazione – e la nostra città, con la forza dei propri numeri, può e vuole essere un traino per tutto il Paese nell’introduzione di questa buona pratica in modo strutturale, per tutti, tutti i giorni”.
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Perché sostituire la merenda acquistata dalle famiglie e consumata abitualmente a scuola anticipando a metà mattina la somministrazione della frutta prevista a fine pasto? Semplice: in questo modo si mira a migliorare l’equilibrio della giornata alimentare dei piccoli, ad abituarli al gusto, a rinforzare i comportamenti positivi e un corretto stile alimentare, favorire un maggiore consumo degli alimenti del pranzo a scuola e, non ultimo, ridurre gli sprechi alimentari.
Il consumo di frutta di stagione a metà mattina verrà introdotto per tutto l’anno scolastico 2016/2017. Ciò, si legge in una nota “nella speranza che, entro la fine dello stesso – come previsto – il progetto sia fatto proprio e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, in modo da poterlo confermare per i prossimi anni ed estendere anche alle scuole dell’infanzia”.
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Consolidare le buone abitudini alimentari tra i bambini è una delle migliori cose che si possa fare a scuola ed è un valido strumento anche per facilitare lo stesso lavoro dei genitori a casa che, con l’appoggio di un sistema di refezione scolastica che investe nella salute e sul cibo sano, avranno probabilmente più chances per far comprendere ai piccoletti di casa che un frullato di frutta al posto della brioscina non è poi così male )
Germana Carillo