Mamma va al lavoro e dimentica il figlio in auto per ore sotto il sole, bimbo di 3 anni muore in Spagna 

Purtroppo è accaduto nuovamente. Un bimbo di soli 3 anni è morto dopo essere stato dimenticato dalla mamma per 8 ore in auto, sotto il sole bollente. L'ennesima tragedia, accaduta stavolta in Spagna, causata dalla vita frenetica e stressante che conduciamo (come rivela un recente studio)

Il copione è quasi sempre lo stesso: il genitore che va a lavoro e dimentica di portare il proprio figlio a scuola, lasciandolo in auto sotto il sole cocente, che si trasforma in una trappola mortale per il piccolo. Non si contano più i casi di cronaca anologhi, che puntualmente lasciano una grande angoscia e fanno discutere l’opinione pubblica.

L’ultima tragedia, in ordine temporale, si è consumata un paio di giorni fa a Porriño, comune spagnolo della Galizia dove sono stati proclamati tre giorni di lutto cittadino. A perdere la vita un bimbo di appena tre anni, rimasto rinchiuso all’interno di una macchina parcheggiata al sole. Come tutte le mattina, la madre avrebbe dovuto accompagnarlo all’asilo, ma quella mattina si è recata al lavoro (in una multinazionale farmaceutica), lasciando per circa 8 ore la sua auto in un parcheggio nei pressi dell’azienda.

Per il piccolo, probabilmente addormentato sul seggiolino posteriore, le temperature elevate sono state letali. La terrificante scoperta è stata fatta in primo pomeriggio, quando il papà del bambino si è recato all’asilo per portarlo a casa e non l’ha trovato.

Così è scattato l’allarme e il piccolo è stato rinvenuto ormai senza vita dentro il veicolo. Per il bimbo non c’è stato nulla da fare; i medici giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Sulla drammatica vicenda la Guardia Civil ha aperto un’inchiesta che permetterà di fare chiarezza mentre l’autopsia confermerà la causa del decessio, ma le dinamiche dell’accaduto sono abbastanza evidenti.

Perché nessuno dovrebbe giudicare

Ogni volta che si verificano tragedie del genere i social vengono invasi da commenti impregnati di giudizi nei confronti del genitore che ha dimenticato il figlio o la figlia in auto. “Come si fa a scordarsi del proprio bimbo?” “Un figlio viene prima di tutto, solo una madre irresponsabile può fare un errore del genere”: questi sono alcune delle frasi in cui ci si imbatte più frequentemente.

Purtroppo, però, può capitare potenzialmente a chiunque di ritrovarsi in questa terrificante situazione. A dimostrarlo è un recente studio scientifico, il quale chiarisce che ciò non ha a che vedere con l’essere un genitore “buono” o “cattivo”.

David Diamond, docente di psicologia presso l’University of South Florida e uno dei massimi esperti di neuroscienze cognitive, + ha studiato il ruolo della memoria in queste drammatiche vicende, scoprendo che alla base delle “dimenticanze” vi è l’enorme quantità di stress che la maggior parte dei genitori affronta ogni singolo giorno. Dimenticare un bambino in auto non rappresenta, quindi, un problema di negligenza, quanto piuttosto di memoria.

Inoltre la ricerca dimostra che queste tragedie diventano più frequenti d’estate perché durante questa stagione la maggior parte delle famiglie cambia la propria routine, interrompendo i normali schemi comportamentali.

Alla luce di ciò, nessuno dovrebbe mai giudicare. La franesia e i ritmi insostenibili che caratterizzano la nostra esistenza al giorno d’oggi possono giocare brutti scherzi alla nostra memoria, con conseguenze spaventose.

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