A lezione in riva al mare: a Bari la classe fa lezione sugli scogli (nel pieno rispetto delle regole)

Un gruppo di giovani studenti della scuola primaria di Bisceglie ha fatto lezione all'aperto, in riva al mare

Il mare fa da confine allo sguardo,  il cielo è il tetto. Siamo a Bisceglie, dove la scuola si è trasferita in riva al mare, sugli scogli. Un gruppo di giovani studenti della scuola primaria ha fatto lezione all’aperto, rispettando le norme di distanziamento dettate dalle istituzioni.

Scuola e coronavirus, un binomio che fa sempre più discutere e accende gli animi, alla ricerca di cosa sia veramente giusto e per chi (teoricamente gli studenti) e cosa no. Ma le maestre del Secondo Circolo Didattico Caputi sembrano aver chiaro un aspetto: la didattica può andare avanti, meglio ancora se all’aperto sempre mantenendo le regole di sicurezza.

Così nei giorni scorsi, i fortunati alunni della scuola primaria insieme alle loro maestre, Chiara Cassanelli e Giusi Camero, si sono trasferiti a fare lezione al mare, sugli scogli. Di certo non manca l’aria pulita e a garantire il distanziamento ci pensa lo stesso paesaggio marino, con gli scogli come banchi, ben lontani gli uni dagli altri.

Armati di quaderni, penne e matite, i bambini sono fortunati anche per un’altra ragione. La loro è una delle (ancora troppo poche) “scuole italiane senza zaino”, ossia quelle che hanno aderito all’omonimo progetto, in cui si va in classe con una cartellina e i libri di testo lasciano il posto a strumenti in legno o in altro materiale. Ma non solo. In queste scuole viene ripensata anche l’organizzazione degli spazi suddivisi in aree di lavoro (area tavoli, area laboratori, area individuale), con meno ricorso alla classica lezione frontale e più spazio alle attività laboratoriali e di gruppo.

“Quant’è un metro di distanza? La distanza che intercorre tra uno scoglio e un altro. Nessuno ha la presunzione di dire che é facile, ma non si può nemmeno dire che é impossibile. Esistono Maestre come Chiara Cassanelli e Giusi Camero che hanno fatto della Resilienza una prerogativa di vita e che guardano il mondo dall’altezza dei bambini. Esiste una scuola senza zaino Secondo Circolo Didattico Caputi dove le favole sono vere!” ha scritto su Facebook Titti Todisco, autrice della foto e madre di un’alunna, ma anche educatrice impegnata con persone con disabilità.

E genitori e bambini sembrano apprezzare, a giudicare dai commenti pubblicati sotto la foto:

“Oggi Il mio piccolo Matteo ha scoperto che la scuola si può amare….che la scuola è condivisione, passione….amicizia! Grazie infinitamente alle maestre Chiara e Giusy per aver restituito a mio figlio l’emozione di una scuola amica e gioiosa, che in un solo giorno spero possa cancellare definitivamente tutto ciò che gli è stato sottratto fino ad oggi. Spero che quest’anno possa donare tante altre meravigliose scoperte ed emozioni condivise a questa bellissima classe di dolci creature” ha scritto una mamma.

Lo speriamo tanto anche noi.

Fonti di riferimento: Facebook/Titti Todisco

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