L’Europa mette finalmente al bando il Bisfenolo A dai biberon a partire dal 2011

Finalmente l'Unione Europea ha messo al bando i biberon contentnenti bisfenolo A. A partire dal 2011 sarà così vietata la vendita nei negozi dei biberon di plastica trasparente in cui non sarà presente la scritta “bisfenolo free” che, come avevamo visto nel nostro articolo di approfondimento sui biberon ecologici, rappresentano la maggioranza di quelli attualmente in commercio.

Finalmente l’Unione Europea ha messo al bando i biberon contenenti bisfenolo A. A partire dal 2011 sarà così vietata la vendita nei negozi dei biberon di plastica trasparente in cui non sarà presente la scritta “bisfenolo free” che, come avevamo visto nel nostro articolo di approfondimento sui biberon ecologici, rappresentano la maggioranza di quelli attualmente in commercio.

La decisione, arriva dopo mesi di trattative e interrogazioni parlamentari all’interno dell’Ue che hanno dato voce ad anni di battaglie di ambientalisti e consumatori contro l’uso di questa sostanza.

Il bisfenolo A, infatti, è una sostanza altamente tossica e nociva per l’organismo umano che, paradossalmente, si trova in molti prodotti per bambini. Il BPA, infatti, è utilizzato, non solo per la produzione di plastiche tra cui il policarbonato, (il materiale con cui sono realizzati la maggior parte dei biberon), ma anche, ad esempio, nelle vernici usate all’interno di lattine e altri imballaggi per la conservazione di prodotti alimentari, bevande e prodotti farmaceutici e nel 1996 venne classificato proprio dalla Commissione europea come una sostanza con “preoccupanti effetti” sulla salute umana. Molte ricerche, infatti hanno dimostrato come il bisfenolo A sia capace di alterare il corretto sviluppo cerebrare e interferire con il normale funzionamento del sistema ormonale, di quello nervoso centrale e del sistema immunitario. In particolare, il BPA nei bambini può causare malattie dello sviluppo sessuale, sterilità nei maschi ed è stato riscontrato in diverse ricerche, una maggiore frequenza del tumore della mammella nelle femmine.

Il sospetto che si potesse trattare di una sostanza dannosa c’era già agli inizi degli anni ’30 e allora come mai si è aspettato tanto a metterlo al bando? Molti paesi tra cui Danimarca, Francia, Canada, Australia e diversi Stati USA hanno già vietato il bisfenolo nei biberon e, in generale nei prodotti in plastica per l’alimentazione. Ed ora anche tutti gli Stati Membri dell’Unione europea dovranno adattarsi.

Soddisfatta della messa al bando del BPA Greenpeace che in diverse occasioni si era battuta contro questa sostanza: «La decisione dell’Unione europea di proibire la produzione di biberon contenenti BPA dal prossimo marzo – sostiene Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace – è una vittoria per i nostri bambini in primis. Attendiamo a questo punto che dal primo giugno venga vietata la commercializzazione e l’importazione dei biberon in policarbonato».

«Sostanze così pericolose non dovrebbero essere utilizzate nemmeno nei prodotti destinati agli adulti. Ogni giorno siamo esposti a un cocktail di composti chimici da cui non possiamo difenderci – conclude Polidori – se non con un’attenta e assoluta prevenzione nel loro utilizzo».

Anche il WWF commenta positivamente la decisione, rilanciando però per un’ulteriore azione da parte dell’Unione Europea. “Si tratta di un passo sicuramente importante per la legislazione europea in difesa della salute dell’uomo e dell’ambiente; crediamo però – commenta Eva Alessi del WWF Italiache la Commissione europea debba ora puntare verso misure più restrittive e allargare il divieto a tutti i materiali a contatto con gli alimenti, in primis i rivestimenti, e infine a tutti gli altri prodotti rilevanti per l’esposizione umana e ambientale”.

E in attesa che vengano ritirati dal mercato, vi suggeriamo di leggere il nostro articolo sui biberon ecologici e l’elenco dei biberon bisfenolo free contenuto nell’interessante guida realizzata dal blog BabyGreen.

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