Latte materno, l'alimento migliore per il neonato. Ormai tutti i pediatri concordano: l'allattamento al seno va favorito perché fa bene al bambino ma anche alla mamma
Per molti di voi potrà sembrare scontato: il latte materno e l’allattamento al seno sono di fondamentale importanza per la salute del neonato ma anche per quella della mamma. Dopo il caso dei pediatri arrestati in Toscana e Liguria perché consigliavano latte artificiale a neomamme che invece potevano tranquillamente allattare, l’attenzione è ancora una volta puntata sulla qualità del latte materno e sui benefici dell’alimento naturale per eccellenza.
È evidente che, nel caso la mamma non abbia latte (anche se la maggior parte delle ostetriche concorda sul fatto che non esiste nessuna mamma senza latte ma che a volte bisogna avere solo un po’ più di pazienza e fiducia) diventa essenziale ricorrere a dei sostituti artificiali per nutrire il piccolo. Ciò però non significa che bisogna incoraggiare le mamme ad usare questa alternativa per comodità dato che anche l’Organizzazione mondiale della Sanità riconosce e promuove l’allattamento al seno per i primi 6 mesi di vita del bambino.
Anche la Sin, Società Italiana di Neonatologia, per voce del suo presidente Costantino Romagnoli, si è recentemente espressa:
“Da anni la SIN è impegnata in una grande campagna di informazione e sensibilizzazione, i cui primi responsabili sono i neonatologi stessi (…) Comunicazione che vede un forte impegno anche della componente infermieristica neonatale, in sintonia con quella ostetrica, nel promuovere l’allattamento al seno nei reparti di neonati normali e di quelli patologici”.
Ma quali sono i benefici dell’allattamento al seno? Il neonato grazie al latte della mamma può costruirsi una sua flora batterica intestinale e un suo proprio sistema immunitario che formandosi piano piano imparerà a difenderlo dal mondo esterno dal quale è stato protetto nel ventre materno nei 9 mesi di gravidanza. Inoltre i neonati allattati esclusivamente al seno per i primi 6 mesi di vita sono maggiormente protetti da allergie, asma, dermatiti, diabete mellito, obesità, hanno un 36% in meno di rischio SIDS (sindrome da morte improvvisa del lattante) e del 52% di sviluppare la celiachia.
Se poi il bambino è nato prematuro ancor più di fondamentale importanza per la sua salute è nutrirlo con latte umano, magari proveniente dalle Banche del latte che raccolgono questo prezioso alimento da donne che scelgono liberamente di donarlo perché ne hanno in abbondanza.
Molti i benefici anche per la mamma: è stato dimostrato infatti da ricerche scientifiche che le donne che hanno allattato al seno hanno meno possibilità di sviluppare tumori alla mammella e osteoporosi. Si riprendono inoltre prima dai postumi di gravidanza e parto.
“Compito di noi medici, ma anche delle istituzioni – ha dichiarato Romagnoli – è far comprendere alle donne l’importanza del latte materno per la salute del bambino e accompagnarle nelle difficoltà e nelle gioie dell’allattamento, garantendo loro la libertà, il tempo e le giuste modalità dal primo momento dopo il parto e per tutta la durata dell’allattamento anche quando tornano al lavoro“.
Fortunatamente molti reparti maternità del nostro paese sposano questa linea di pensiero e sono già pronti, o si stanno attrezzando, per dare il giusto sostegno a tutte le mamme impegnate in questo lavoro così importante e a volte faticoso ma i cui frutti regalano indubbiamente grandi soddisfazioni!
Francesca Biagioli
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