Perché "consultiamo" le margherite per predire se l'amato o l'amata ci ricambia? Scopriamo le origini di questa curiosa usanza e una bellissima leggenda dedicata al fiore dell'amore
“M’ama, non m’ama” recita il detto popolare che invita a consultare i petali delle margherite per predire il futuro di un amore appena sbocciato. Un’usanza la cui nascita si deve probabilmente a Margherita di Provenza, che iniziò a strappare i suoi delicati petali su consiglio del fratello, dopo che il marito, Luigi IX di Francia, venne imprigionato dai saraceni nel 1248.
Suo fratello le disse di recitare una preghiera per ogni petalo strappato, Margherita seguì il suggerimento e mise da parte tutti i petali raccolti fino al ritorno del marito, mostrandoglieli come prova del suo amore. Luigi IX rimase così colpito dalla fedeltà e dal nobile sentimento della moglie che decise di inserire tre margherite d’argento sullo stendardo del suo casato.
La leggenda delle margherite
Un giorno, dice la leggenda, sulla Terra arrivò la Primavera accompagnata da tanti animali e fiori di campo. La Terra però era ancora coperta di neve e faceva un gran freddo. La lepre di Pasqua chiese alla Primavera di sciogliere il ghiaccio e così la Primavera chiamò il Sole, che immediatamente portò sulla Terra calore e luce.
Tutti erano felicissimi ma improvvisamente sentirono singhiozzare qualcuno. Era un piccolo fiocco di neve che piangeva perché non voleva fare la stessa fine del ghiaccio, che si era sciolto a causa del caldo. La lepre di Pasqua, intenerita dal fiocco di neve, strappò il filo d’erba su cui era posato e lo portò alla Primavera, chiedendole di trovare una soluzione.
Quest’ultima rimase un po’ perplessa perché non le era mai capitata una richiesta simile, ma decise di aiutare il fiocco di neve donandogli un semino magico. Gli disse di abbracciarlo forte, invitando nel frattempo la lepre di Pasqua a riportare il fiocco dove l’aveva trovato e a coprirlo con un po’ di terra.
La Primavera disse al fiocco che avrebbe dormito per una settimana e lo rassicurò dicendogli di non preoccuparsi. Dopo una settimana la lepre tornò al prato e scoprì che proprio dove aveva sotterrato il fiocco di neve era spuntato un fiore mai visto prima, che emergeva dall’erba. Era sbocciata una bellissima margherita.
FONTE: La leggenda delle margherite
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