È andato in onda in questi giorni su RaiGulp ma è disponibile ancora su RaiPlay Iqbal - Bambini senza paura, la storia vera di Iqbal Masih, il ragazzino pakistano che da solo ha lottato contro la schiavitù infantile
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia che celebra l’approvazione della Convenzione dell’ONUsui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Rai ha riproposto in onda un film dolcissimo che induce a riflettere: Iqbal – Bambini senza paura, realizzato dai registi Michel Fuzellier e Babak Payami, in collaborazione con l’Unicef.
Se, infatti, tra i principi fondamentali per il rispetto dei diritti dell’infanzia troviamo l’ascolto delle opinioni del minore e il diritto alla sopravvivenza, è ancora su questo punto che c’è ancora tantissimo da fare. Avete idea in quante parte nel mondo ancora ci sono esempi di sfruttamento dei minori?
Un punto su cui si focalizza questo film bellissimo, ispirato alla storia vera di Iqbal Masih, bambino-operaio pakistano, figlio di genitori cristiani, morto nel 1995 a soli 12 anni e diventato suo malgrado simbolo della lotta contro il lavoro infantile.
Iqbal nacque in una famiglia molto povera. All’età di quattro anni, fu venduto come lavoratore in una fabbrica di tappeti per saldare un debito familiare. Costretto a lavorare in condizioni disumane, riuscì a fuggire a dieci anni e si unì al Bonded Labour Liberation Front (BLLF), impegnandosi attivamente per liberare altri bambini schiavi.
Il 16 aprile 1995, mentre andava in bicicletta alla messa pasquale, fu assassinato. Le circostanze della sua morte restano controverse: alcuni attribuiscono l’omicidio alla “mafia dei tappeti“, mentre le autorità locali parlarono di una lite con un contadino.
Dopo la sua morte, un po’ si smosse sul fronte dello sfruttamento dei bambini nell’industria pakistana dei tappeti, ma ancora molto c’è da fare.
Le condizioni dei bambini in Pakistan
Nonostante gli sforzi di Iqbal e di organizzazioni come il BLLF, il lavoro minorile rimane una piaga in Pakistan. Secondo un’indagine del Pakistan Bureau of Statistics del 2021-2022, oltre 1,2 milioni di bambini tra i 10 e i 14 anni sono impiegati, con il 56% di essi nel settore agricolo.
Tuttavia, stime non ufficiali suggeriscono che il numero totale di bambini lavoratori possa raggiungere i 10 milioni. La povertà diffusa, l’accesso limitato all’istruzione e la mancanza di efficaci sistemi di protezione sociale contribuiscono a perpetuare questa situazione.
A livello globale, il lavoro minorile coinvolge ancora 160 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni, con 79 milioni impegnati in lavori pericolosi. Nonostante gli impegni internazionali, come la Convenzione n. 182 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che chiede l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, i progressi sono lenti e la pandemia del 2020 ha ulteriormente aggravato la situazione, aumentando il rischio di sfruttamento per milioni di bambini.
Per affrontare efficacemente il problema, è fondamentale implementare politiche che migliorino l’accesso all’istruzione, rafforzino le reti di protezione sociale e promuovano opportunità di lavoro dignitoso per gli adulti, riducendo così la necessità del contributo economico dei bambini. Solo attraverso un impegno a livello nazionale e internazionale sarà possibile onorare la memoria di Iqbal Masih e garantire un futuro migliore ai bambini di tutto il mondo.
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