Integratori per bambini: dosaggi eccessivi, additivi vietati e confezioni ingannevoli nella nuova indagine tedesca

Un'indagine tedesca ha sollevato alcune importanti preoccupazioni legate agli integratori per bambini. Dall'analisi condotta su diverse tipologie di prodotti sono emersi dosaggi eccessivi, uso di additivi vietati (o meglio non normati) e confezioni ingannevoli

Negli ultimi anni, la disponibilità di integratori alimentari destinati ai bambini è aumentata considerevolmente, ma recenti ricerche e indagini stanno sollevando gravi preoccupazioni riguardo a questa tendenza.

Già alcune settimane fa, i centri per consumatori tedeschi avevano iniziato a criticare la pratica di sovradosare molti di questi prodotti destinati ai più piccoli. Öko-test aveva espresso preoccupazioni simili, e ora si unisce all’avvertimento anche l’Ufficio investigativo chimico e veterinario (CVUA) di Karlsruhe, che ha effettuato un’indagine approfondita su questi prodotti.

Gli integratori per bambini, che spesso si presentano in forme accattivanti, come compresse o orsetti colorati, appositamente progettati per attirare l’attenzione dei piccoli che a volte li scambiano per caramelle, assumono agli occhi dei genitori l’aspetto di prodotti indispensabili per il benessere dei loro figli quando in realtà presentano una serie di criticità non da poco.

Le sottolinea il CVUA che ha esaminato circa 30 integratori alimentari tipici del mercato tedesco destinati a neonati, bambini piccoli e bambini più grandicelli nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023.

I risultati rivelano che molti di questi prodotti non solo non rispettano le normative commerciali, ma presentano anche dosaggi di nutrienti che superano di gran lunga le quantità consigliate. In alcuni casi, la quantità massima giornaliera di acido folico aggiunto è stata superata, sebbene non sia stato rilevato un rischio acuto per la salute. Tuttavia, è stato sottolineato che l’assunzione eccessiva dovrebbe essere evitata.

Tra le sostanze nutritive analizzate, le vitamine B, C e K hanno spesso presentato dosaggi molte volte superiori ai valori raccomandati per diverse fasce di età. Inoltre, è stato scoperto che in alcuni casi i livelli di vitamine non corrispondevano alle informazioni riportate sull’etichetta. Questo apre la porta al rischio di sovradosaggio o addirittura di avvelenamento, soprattutto nei bambini più piccoli.

Anche la forma di somministrazione simile alle caramelle (orsetti gommosi, caramelle gommose, ecc.) a cui accennvamo sopra, può portare i piccoli in confusione facendo rischiare un consumo eccessivo di questi prodotti.

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@CVUA

L’indagine ha rivelato che il 61% dei campioni esaminati, destinati principalmente a neonati e bambini piccoli, non era commerciabile. Tra le ragioni di questo ci sono imballaggi ingannevoli e l’uso di additivi non autorizzati, risultati che fanno emergere la necessità di una maggiore supervisione e regolamentazione in questo settore.

Come specifica il CVUA tedesco infatti:

Attualmente non esistono additivi approvati negli integratori alimentari per neonati e bambini piccoli. Tuttavia, in 14 dei 19 campioni (74%) espressamente destinati a questo gruppo target, gli additivi venivano utilizzati illegalmente, motivo per cui i prodotti non erano commerciabili.

Secondo gli esperti del CVUA, l’uso di integratori alimentari per neonati e bambini piccoli dovrebbe essere generalmente sconsigliato. Si suggerisce piuttosto di affidarsi alle fonti naturali di nutrienti derivanti da una dieta equilibrata. Solo in caso di effettive e comprovate carenze di nutrienti è consigliato integrare, ma sarà il medico a suggerire il prodotto migliore.

In generale, il livello nutrizionale dei bambini attraverso l’alimentazione quotidiana è sufficiente a soddisfare le loro esigenze.

Va notato che gli integratori alimentari per bambini esaminati nell’indagine del CVUA Karlsruhe sono campioni tedeschi, pertanto non possiamo trarre conclusioni sulla situazione in Italia o in altri Paesi.

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Fonte: CVUA Karlsruhe

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