I bambini sono lo specchio di noi stessi, delle "spugne" pronte ad assorbire qualsiasi tipo di atteggiamento. Diamo loro il buon esempio
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La frase magica per ottenere dai bambini un po’ di attenzione? “Fai come me”. Sfoglia il libro come sto facendo io, mantieni la forchetta come me, mischia quelle tempere come sto mischiando io, abbracciami, coccolami, dimmi che ci sei, così come faccio io con te.
Sembra poco e invece il grosso del lavoro di un genitore è proprio questo: spronare il proprio bambino ad imitarlo. In positivo ovvio.
Perché viene da sé che, se tutto quello che sanno fare mamma e papà per crescere un figlio educato sia urlare i propri “comandi”, quel figlio urlerà nel momento in cui vorrà ottenere qualcosa per sé. Se mamma e papà smanettano in chat invece di godersi un momento libero con lui, anche lui vorrà estraniarsi dal suo non-mondo e cercare a sua volta uno smartphone o un videogioco. E tutto attorno, poi, tace in attesa del successivo scontro.
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I bambini sono lo specchio di noi stessi
I bambini sono lo specchio di noi stessi. L’imitazione, a volte anche storpiata e distorta, di quello che siamo. I bambini, non si sfugge, fanno quello che vedono. E psicologia conferma, così come diverse ricerche che hanno evidenziato che, attraverso l’imitazione degli adulti, i più piccoli iniziano il loro personale processo di crescita e di sviluppo. E ciò avviene soprattutto attraverso l’osservazione dei genitori.
E allora, consci del fatto che i bambini siano delle “spugne”, fermiamoci un attimo e valutiamo in che modo ci comportiamo quando siamo in compagnia dei pargoletti di casa. Il tono. È quello dolce e affabile o quello duro e severo? I gesti. Sono di chiusura o amorevoli e gioiosi? E alla guida, per esempio: siamo nervosi e scattiamo sul chi va là se non ci va a genio quello davanti? E perché poi pretendiamo che, quando dall’amichetto non ottiene qualcosa, nostro figlio faccia il presuntuoso o sia egoista?
I bambini ti osservano più di quanto tu creda
Insomma, bimbi e bimbe sono capaci di imitare tutto – consciamente e inconsciamente – e a volte non conoscono assolutamente il senso di ciò che copiano dall’adulto (insidia!). Sono loro che ci osservano e ripetono ogni singolo atteggiamento o forma di linguaggio visto compiere o ascoltato dai più grandi, nonni e zii compresi. Per loro è anche una sorta di soddisfazione personale: per i bimbi, ripetere le azioni degli adulti è una cosa che li appaga e li fa sentire “grandi”.
Nei suoi studi sullo sviluppo cognitivo del neonato, lo psicologo svizzero Jean Piaget aveva osservato come i piccoli imparino subito a rispondere per imitazione (Se piangi, piango. Se ridi, rido anche io) e come già intorno ai 2 mesi di vita riescano a simulare gesti o espressioni del volto senza nemmeno conoscerne il significato.
Più i bambini si fanno grandi più si “affinano” nella imitazione, dando un significato e distinguendo un gesto da un altro. “Imitando prendo il mio posto nell’ambiente”, si dicono, e ciò vuol dire che per i piccoli è gratificante ripetere un gesto o una parola, perché “se lo hanno fatto o detto mamma e papà vuol dire che è bene e riceverò apprezzamento”.
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Dai il buon esempio per crescere bimbi educati e rispettosi
Questo è il primo ragionamento in fase infantile. C’è poi un passo successivo in cui, mente scevra da ingenuità, i bambini mettono in campo determinati atteggiamenti imitativi a volte solo per sfida: rendendosi conto che un gesto o una parola ripetuti suscitano reazioni negative nell’adulto, li ripetono per attirare l’attenzione. Così come se la risposta dei genitori dovesse essere una bella risata.
Poniamo allora attenzione a come ci rapportiamo ai nostri figli. Come per farci raccontare la propria giornata, basta raccontare loro la nostra, così occhi, cuore e mente loro sarà un libro su cui scrivere solo cose buone e belle se occhi, cuore e mente nostri sono liberi da comportamenti bruschi e frasi fuori luogo. Parole dolci e gesti gentili, comportamenti educati e rispetto, tanto rispetto, verso il prossimo – che sia il fratellino più piccolo o l’anziana del piano di sopra o il clochard che chiede elemosina. Solo dando il buon esempio, cresceremo adulti educati e rispettosi dell’altro e dell’ambiente. E bambini felici.
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