Gravidanza: l’esposizione ai pesticidi aumenta il rischio di bimbi con ritardo o autismo

Una ricerca americana conferma che l'esposizione ai pesticidi chimici durante la gravidanza può avere gravi ripercussioni sullo sviluppo cerebrale del nascituro.

La gravidanza si sa è un periodo molto delicato in cui sarebbe meglio evitare alcuni cibi e bevande e più in generale stare attenti al proprio stile di vita che dovrebbe essere il più possibile sano. Una nuova ricerca dimostra come l’esposizione ai pesticidi delle mamme in dolce attesa possa essere particolarmente pericolosa per il nascituro.

Lo studio, condotto da un team di ricercatori del Mind Institute dell’Università della California e pubblicato su Environmental Health Perspectives, ha evidenziato come le donne che risiedono vicine (nel raggio di 1 km e mezzo) ad aziende agricole o campi coltivati in cui si fa largo uso di pesticidi chimici hanno maggiori possibilità di avere bimbi con ritardi nello sviluppo o affetti da autismo.

Secondo i ricercatori il rischio più grande si registra se l’esposizione a queste sostanze chimiche avviene in particolare nel secondo e terzo trimestre della gravidanza. Lo studio si è svolto su 970 famiglie con bambini dai 2 ai 5 anni affetti da autismo o ritardo confrontando i dati sull’utilizzo di pesticidi riportati nel California Pesticide Use Report con quelli sulla salute e le abitudini delle mamme in dolce attesa ricavati da uno studio: il Northern California-based Childhood Risk of Autism from Genetics and the Environment (CHARGE) Study.

I ricercatori si sono concentrati sull’esposizione a specifiche classi di pesticidi come gli organofosfati, i piretroidi e i carbammati. Sarebbe soprattutto il clorpirifos ad essere pericoloso, in particolare se la donna incinta vi entra in contatto a partire dal quarto mese in poi.

Janie F. Shelton, autrice principale della ricerca, ha dichiarato: “Questo studio convalida i risultati di ricerche precedenti che avevano segnalato associazioni tra l’avere un bambino con autismo e l’esposizione prenatale a sostanze chimiche agricole in California. Anche se dobbiamo ancora indagare se determinati sottogruppi sono più vulnerabili alle esposizioni a questi composti rispetto ad altri, il messaggio è molto chiaro: le donne in gravidanza dovrebbero prestare particolare attenzione ad evitare il più possibile il contatto con i prodotti chimici agricoli”.

Sembra ormai provato, dunque, che i pesticidi hanno sul feto potenzialità neurotossiche, ovvero sono in grado di agire in maniera negativa sul corretto sviluppo cerebrale del bambino. È sempre meglio quindi starne alla larga, più che mai in periodo delicato come quello della gravidanza.

Francesca Biagioli

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