Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine, tra violenza e diritti non rispettati. La situazione delle ragazze e delle bambine nel mondo è tuttora molto tragica dato che il fenomeno delle spose bambine è ancora ben presente e ogni 7 secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa.
Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine, tra violenza e diritti ancora non rispettati in molti luoghi del mondo. La situazione delle ragazze e delle bambine è tuttora molto tragica dato che il fenomeno delle spose bambine è ancora ben presente e ogni 7 secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa.
Almeno 70 mila ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto e nel mondo oltre 1 milione di ragazze diventano madri prima di aver compiuto 15 anni.
Le conseguenze delle nozze precoci sono drammatiche per le spose bambine e vanno a discapito della loro salute, della loro occupazione, della possibilità di frequentare la scuola e dell’opportunità di vivere una vita tranquilla e serena, lontana dagli abusi e dalla povertà.
Secondo il nuovo rapporto di Save The Children, “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”, il Niger è il posto peggiore al mondo dove essere una bambina o una ragazza, la Svezia il migliore. L’Italia è al decimo posto davanti a Spagna e Germania.
Save The Children presenta la graduatoria dei Paesi dove bambine e ragazze hanno maggiori opportunità di crescita e di sviluppo, basata su 5 parametri: matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento.
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In base a questi parametri l’Italia ha gli stessi risultati della Svezia per quanto riguarda il numero di figli per madri adolescenti (6 su 1000) e tasso di mortalità materna (4 su 100 mila nascite), ma ha una percentuale minore di donne che siedono in Parlamento (31% contro 44%).
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Terre des Hommes lancia la campagna #Indifesa, riportando i numeri di violenze, abusi e discriminazioni nel mondo. Le bambine indifese sono schiave domestiche, sono in fuga dalla guerra, sono orfane, sono spose bambine, vivono in famiglie povere o sono in altre situazioni di grave difficoltà dove nessuno è disposto ad aiutarle, soprattutto nei Paesi in cui la posizione della donna è considerata di secondo piano.
Terres des Hommes ha presentato il quinto dossier sulla violenza sui minori in Italia e invita a postare su Facebook, Twitter o Instagram qualcosa di colore arancione, da accompagnare con gli hashtag #OrangeRevolution e #Indifesa.
Il colore arancione è visto come un segnale di rottura degli stereotipi di genere che impongono il rosa come colore per le bambine.
Guarda il video di denuncia di Terres des Hommes sulle condizioni di vita delle bambine e delle ragazze nel mondo.
Leggi qui il rapporto di Save The Children “Every Last Girl”.
Marta Albè