10 milioni di euro per valorizzare le mense scolastiche biologiche: l’iniziativa del Ministero delle politiche agricole, che mette a disposizione dei comuni italiani un budget volto a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio.
Stanziati 10 milioni per fornire menù bio nelle scuole senza costi aggiuntivi per le famiglie
Finalmente il bio entra nelle scuole! Il ministero delle Politiche agricole alimentari ha infatti appena stanziato 10 milioni di euro per assegnare agli istituti menù biologici senza che vengano aggiunte ulteriori spese al costo della mensa. Un’ondata positiva che valorizzerà gli alimenti di provenienza biologica nelle scuole che frequentano i nostri figli.
Si tratta di un fondo messo a disposizione dei Comuni italiani, che potranno così ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio e a realizzare anche iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.
Una notizia salutata positivamente da FederBio, la Federazione nazionale che tutela la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica.
“Il sostegno del Governo ai Comuni virtuosi che utilizzano prodotti biologici nelle mense scolastiche – afferma Paolo Carnemolla, presidente FederBio – è un segnale importante, che può consolidare e sviluppare le iniziative già messe in campo lo scorso anno da alcune Regioni. È anche l’occasione per ribadire l’importanza di una norma nazionale sulla ristorazione biologica che aumenti le garanzie per le mense pubbliche e consenta di fare chiarezza nell’ambito della ristorazione commerciale, accompagnando l’incremento dell’utilizzo di prodotti biologici nell’offerta di alimentazione fuori casa”.
Cosa deve comprendere una mensa bio?
Per essere qualificata come biologica, ricorda in un comunicato il Mipaaft, la mensa scolastica è tenuta a rispettare le percentuali minime di utilizzo in peso per singola tipologia di prodotto con riferimento alle materie prime di origine biologica:
- frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine, almeno 70%
- uova, yogurt e succhi di frutta 100%
- prodotti lattiero caseari (escluso lo yogurt) carne, pesce da acquacoltura almeno 30%
Attendiamo con ansia, dunque, che questo fondo venga ripartito e speriamo in una mensa più sana per i nostri piccoli uomini del domani!
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Germana Carillo