Il Governo adotterà entro il 30 novembreun decreto legislativo per l’istituzione dell’assegno universale. In cosa consiste.
Incentivi al lavoro femminile, riforma dei congedi parentali e di paternità e, misura delle misure, un assegno universale per figli. Nelle ultime ore il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”, il ben più noto “Family act”. Con esso una serie di incentivi interesseranno (finalmente) le famiglie, a partire proprio da quell’agognato sostegno economico per le figlie e i figli a carico.
Ma in cosa consiste? A quanto ammonta? E quali saranno i tempi di attesa?
Preannunciato già dalla ministra Bonetti a dicembre scorso, quello che pare chiaro ora innanzitutto è che la cifra dell’assegno universale sarà uguale per una quota base per tutti i nuclei familiari con uno o più figli cui verrà aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dall’indicatore Isee.
Sostituirà, inoltre, le altre misure assistenziali (bonus bebè, bonus mamma domani e voucher asili nido ma, assicurano che comunque l’assegno sarà pari o più alto alle attuali misure previste), scatterà a partire dal settimo mese di gravidanza (fino ai 18 anni) e verrà incrementato in caso di figli con disabilità.
In generale, il testo del Ddl delinea la cornice normativa e le scadenze temporali nelle quali il Governo dovrà approvare i decreti legislativi di attuazione della delega, con l’obiettivo di “sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile”.
Quanto all’assegno unico, si legge nella nota del Cdm, “entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge di delega un decreto legislativo istitutivo dell’assegno universale recante il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per le figlie e i figli a carico, nonché uno o più decreti legislativi per la istituzione e il riordino delle misure di sostegno all’educazione delle figlie e dei figli”.
Cos’è l’assegno universale, a quanto ammonta e quando entrerà in vigore
L’articolo 2 (il disegno di legge è composto da 8 articoli) contiene la delega al Governo ad adottare entro il 30 novembre del 2020,un decreto legislativo per l’istituzione dell’assegno universale ed il riordino di tutte le misure di sostegno economico per i figli a carico.
In base al principio dell’universalità, l’assegno sarà attribuito indistintamente in una quota base a tutti nuclei familiari con uno o più figli, cui viene aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dall’indicatore Isee. Nella determinazione dell’importo verrà tenuto conto anche dell’età dei figli a carico.
L’assegno sarà mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni di ciascun figlio, ad eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non varranno limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione.
Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno avrà una maggiorazione del 20%, anche nel caso di figlia o figlio disabile.
Infine, l’importo dell’assegno universale non concorrerà alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito e in più si prevede una clausola di salvaguardia per cui è riconosciuta una integrazione compensativa dell’importo dell’assegno per assicurare che lo stesso non risulti inferiore a quello in godimento al nucleo familiare prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della delega.
Ricapitolando:
- l’assegno sarà universale e per questo attribuito indistintamente in una quota base a tutti nuclei familiari con uno o più figli
- alla quota base ne sarà aggiunta una variabile determinata per scaglioni dall’indicatore Isee
- verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno
- per figlie e figli disabili non ci saranno limiti di età
- nel caso di figli successivi al primo, l’assegno avrà una maggiorazione del 20%, anche nel caso di figlia o figlio disabile
- verrà corrisposto tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione
- l’importo dell’assegno universale non concorrerà alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito
Ma in soldoni?
Quando il piano fu presentato dalla ministra Elena Bonetti alla Leopolda l’importo messo in conto era di 240 euro mensili e di fino a 400 euro per figli da 0 a 3 anni. Ma per ora non si ha notizia certe né cifre concrete.
Rinadiamo che resta assicurato che l’assegno sarà comunque pari o più alto alle attuali misure previste.
In diretta da Palazzo Chigi
Posted by Giuseppe Conte on Thursday, June 11, 2020
Gli asili nido e le Università
Nell’ambito del riordino delle misure di sostegno per i figli a carico, il disegno di legge delega prevede anche un buono per il pagamento delle rette degli asili nido, dei micronidi, delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia. Il contributo per le rette di asili nido e scuole materne sarà fino al 100%.
Infine, sono previste detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti a un corso universitario.
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