Enuresi notturna, pipì a letto, cause e come intervenire. Perché alcuni bambini fanno la pipì a letto e come possono intervenire i genitori? Nel caso della pipì a letto dei bambini si parla nello specifico di enuresi notturna. Non sempre questo problema deve diventare un motivo di grande preoccupazione per i genitori.
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Perché alcuni bambini fanno la pipì a letto e come possono intervenire i genitori? Nel caso della pipì a lettoi si parla nello specifico di enuresi notturna. Non sempre questo problema deve diventare un motivo di grande preoccupazione per i genitori.
Infatti l’enuresi notturna potrebbe semplicemente fare parte del normale sviluppo del bambino e scomparire spontaneamente dopo un breve periodo di tempo. Scopriamo quali sono i sintomi principali dell’enuresi, quali sono le sue cause e alcuni consigli per intervenire nel modo giusto.
Sintomi dell’enuresi
L’enuresi notturna è un’emissione involontaria di urina durante il sonno. Molti bambini si abituano a stare senza pannolino già entro i 5 anni e sono in grado di non bagnare il letto durante la notte ma non per tutti è così. Per alcuni bambini fare la pipì a letto rimane ancora un problema tra i 5 e i 7 anni. A volte l’enuresi prosegue anche dopo i 7 anni.
Si parla di enuresi quando il bambino bagna il letto durante la notte almeno 2 volte alla settimana per 3 mesi consecutivi. La maggior parte dei bambini supera l’enuresi crescendo e in breve tempo ma possono presentarsi dei casi più difficili. Infatti in alcune situazioni l’enuresi notturna potrebbe essere il sintomi di una condizione che necessita di controllo medico.
Cause dell’enuresi
Per l’enuresi notturna, o incontinenza notturna, si possono individuare diverse cause e fattori che possono entrare in gioco nella comparsa di questi problema. Si tratta di punti da tenere presente sia da parte dei genitori che dei medici secondo gli esperti della Mayo Foundation for Medical Education and Research.
1) Vescica troppo piccola: la vescica del bambino potrebbe non essersi ancora sviluppata a sufficienza per contenere tutta l’urina prodotta durante la notte.
2) Incapacità di comprendere quando la vescica è piena: se i nervi che controllano la vescica non si sono ancora sviluppati completamente, il fatto di avere la vescica piena potrebbe non bastare per svegliare il bambini, specialmente se si trova in una fase di sonno profondo.
3) Scompensi ormonali: durante l’infanzia alcuni bambini non producono quantità sufficienti dell’ormone antidiuretico ADH, che serve a rallentare la produzione di urina durante le ore notturne.
4) Stress: la comparsa dell’enuresi può essere correlata ad un evento stressante per il bambino, come l’arrivo di un fratellino, l’inizio della scuola o il fatto di dormire lontano da casa.
5) Infezioni del tratto urinario: un’infezione del tratto urinario forse sta impedendo al vostro bambino di controllare l’espulsione dell’urina. Possono presentarsi bruciore e dolore. In questo caso consultare subito il medico.
6) Apnea notturna: a volte l’enuresi è un segnale di apnea notturna, una condizione in cui la respirazione del bambino si blocca durante il sonno. Attenzione a sintomi come adenoidi, tonsille gonfie, mal di gola e stanchezza eccessiva durante il giorno.
7) Diabete: per un bambino che non ha mai avuto questo problema, la comparsa dell’enuresi notturna potrebbe essere uno dei primi segnali del diabete.
8) Perdita di peso: un altro segnale da tenere in considerazione per l’enuresi correlata al diabete è la perdita di peso insieme ad un aumento della sete e ad una mancanza di appetito.
9) Stitichezza cronica: la stitichezza cronica può influire sui muscoli che controllano l’eliminazione del’urina e avere un ruolo nell’enuresi notturna.
10) Problemi anatomici: un problema anatomico dell’apparato urinario o del sistema nervoso potrebbe determinare la comparsa dell’enuresi; si tratta però di una causa considerata rara.
Come intervenire e aiutare i bambini
Di solito l’enuresi notturna prima dei 7 anni non viene considerata preoccupante. A questa età i bambini a volte stanno ancora sviluppando le loro capacità di controllo della vescica. Se il problema invece continua oltre i 7 anni, gli esperti suggeriscono di trattarlo con molta pazienza e comprensione.
Consultate il vostro pediatra se il bambino fa ancora la pipì a letto dopo i 7 anni, se ricomincia a fare la pipì a letto dopo un periodo in cui il problema non si era più presentato e se l’enuresi notturna è accompagnata da dolore, bruciore, sete inusuale o tracce di sangue nell’urina. La visita dal pediatra serve per comprendere se l’enuresi può nascondere qualcosa di più grave, come un’infezione urinaria o malattie quali il diabete, di cui può costituire un sintomo.
La raccomandazione ai genitori è di non sgridare i bambini quando fanno la pipì a letto e di non umiliarli, soprattutto di fronte ad altre pesone. L’enuresi notturna infatti, come già detto, non è un fenomeno volontario. Accade senza che il bambino se ne renda conto.
Se vi accorgete che l’enuresi notturna può essere causata da una situazione di stress, provate a comprendere se i problemi che affliggono il vostro bambino possono essere risolti e stategli vicino. Per rendere lìenuresi notturna meno difficile da gestire, i bambini più grandi potrebbero trovare utile indossare delle mutandine assorbenti. Valutate comunque tutti gli interventi da mettere in pratica in questo caso con il vostro pediatra.
Marta Albè
Fonte foto: Eric
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