“Brutti ci inquinate tanto e i bimbi muoiono”: il commovente disegno contro l’Ilva di una bimba di 8 anni

Una bambina tarantina ha commosso il web disegnando la sua città e scrivendo le sue riflessioni sull'inquinamento causato dall'Ilva

Ciminiere che fumano sotto un cielo nero: così vede il proprio quartiere una bambina del rione Tamburi di Taranto, nei pressi dell’Ilva.

Una bambina di soli sette anni ha ritratto la dura realtà in cui è costretta a vivere riportando sul suo commovente disegno un appello condiviso da molti tarantini: “Vogliamo che l’Ilva chiuda”.

La piccola frequenta la scuola Deledda, chiusa per mesi proprio a causa dell’inquinamento provocato dall’acciaieria e dalla sua casa vede ogni giorno quel mostro che impedisce a lei e ai suoi concittadini di vivere in una città sicura.

Oltre al disegno, la bambina ha riportato anche le sue riflessioni:

“Io penso che Taranto è troppo inquinata, che deve migliorare. Noi non vogliamo che ci tolgono la scuola Deledda-De Carolis. Vergognatevi per tutto quello che ha fatto l’Ilva, gli altri bambini stanno in ospedale per colpa dell’Ilva brutta. Ecco perché dovete vergognarvi tanto.
I bambini sono in ospedale malati e muoiono. Vogliamo parco giochi, boschi.
Brutti, ci inquinate tanto. Vogliamo spazi verdi, ecco cosa penso di Taranto”, ha scritto la piccola.

La mamma della bambina, da sempre in prima linea contro l’inquinamento e l’emergenza sanitaria e ambientale della città, spera che lo Stato capisca che Taranto non ne può più:

“Una soluzione va trovata subito per garantire un futuro alle nuove generazioni. Mia figlia è stanca e stufa di sentir parlare solo di Ilva e ha voluto esprimere il suo stato d’animo. Mi ha detto: da grande voglio fare la pediatra per aiutare i bimbi di Taranto”, ha spiegato la donna.

Anche il papà della piccola è favorevole alla chiusura e alla riconversione dell’acciaieria poiché nonostante lavori all’Ilva, il diritto alla vita e alla salute deve essere messo al primo posto.

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